martedì 26 ottobre 2010
Brindisi stoppa il petrolchimico!
Black out sul Petrolchimico di Brindisi. L’intero complesso è stato sequestrato questa mattina su disposizione del procuratore capo Marco Di Napoli, quattro avvisi di garanzia per reati ambientali sono stati indirizzati ad altrettanti dirigenti dell’impianto. Il provvedimento dell’autorità giudiziaria, che vieta anche la facoltà d’uso, paralizzando dunque le attività produttive, è stato adottato a causa della frequente accensione della torcia di emergenza di Polimeri Europa collegata all’impianto di cracking che produce l’etilene, con conseguente scarico dei gas inquinanti nell’atmosfera. L’accensione della torcia, visibile anche a numerosi chilometri di distanza dal centro abitato, ha più volte creato allarme in città, sollevando le proteste del fronte ambientalista ma anche istituzionale. Sulla scorta delle numerose denunce, la procura ha disposto nei mesi scorsi l’avvio delle indagini affidate agli uomini della Digos, coordinati dal dirigente Vincenzo Zingaro, dando al contempo incarico ad un tecnico che chiarisse le ragioni della frequente accensione delle torce di emergenza di Polimeri Europa, e dello stato dell’impianto di cracking. I rilievi dell’Arpa hanno nel frattempo rilevato emissioni inquinanti nell’atmosfera in concomitanza con le accensioni delle torce, in particolare idrocarburi policlici aromatici, classificati come potenziali cancerogeni.
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