Risarcimento danni dall’Ilva: scatta il conto alla rovescia
Sarà che il sole d’agosto spacca le molecole come qualcuno beffardamente ci ricorda in questi giorni, fatto sta che mancano 55 giorni alla prescrizione dell’azione risarcitoria nei confronti dell’Ilva sulla base della condanna comminata dalla Cassazione nel 2005, tra l’altro – come tutti sapranno – una condanna definitiva.
Ora anche qui il cittadino di Taranto è ben informato sulla vicenda si è espresso per ben due volte il Consiglio comunale di Taranto che ha impegnato il sindaco Stefàno a dar corso, attraverso un’azione legale, all’interruzione dei termini di prescrizione e, in buona sostanza, chiedere un bel gruzzolo all’Ilva, danaro che servirebbe, e non poco, a far rifiatare le magrissime casse dell’ente civico, seppur non restituirebbe aria limpida, giardini più verdi, case meno sporche e soprattutto polmoni più puliti.
E’ trascorso qualche mese, il sindaco Stefàno, spesso sollecitato all’uopo, si è rimesso, a suo dire, nelle mani dell’avvocatura, ma finora – fino a prova contraria – nulla è accaduto.
I giorni trascorrono inesorabilmente: l’Ilva ammorba ugualmente l’aria, la Procura indaga sulle emissioni, l’Arpa elabora dati inquietanti sul benzo(a)pirene ritenuti però non veritieri dai dirigenti dello stabilimento siderurgico, gli ambientalisti (ma non solo) non mollano, Riva dichiara di possedere un impianto Euro 5 (!), il fronte delle imprese e qualche sindacato attaccano il Comitato referendario sulla chiusura della stessa Ilva, la maggior parte dei politici di calibro glissano sull’argomento.
Insomma, nulla cambia. Sarà la canicola? Saranno le giuste ferie per quanti servono la città durante l’anno e adesso osservano la pausa? O c’è qualcos’altro? Non vogliamo essere maligni, per carità. Pensiamo positivo e mettiamola così: a settembre, da buon tutore della salute pubblica, il nostro primo cittadino impugnerà carta e penna e, con l’avallo dell’avvocatura, chiederà l’interruzione dei termini prescrittivi, dando scacco al gruppo Riva. Con buona pace di tutti coloro i quali tendono a denigrare il lavoro della nostra brava Amministrazione.
Anzi, noi come TarantOggi, cari lettori, vi diamo una mano: da oggi scatta il ‘conto alla rovescia’ fino al giorno in cui scadranno i termini della prescrizione. Così potrete tenere a mente, semmai nel frattempo vi sfuggisse, che c’è un appuntamento importante che il nostro sindaco Stefàno non può saltare. Sapete com’è, magari potrebbe capitare che Stefàno possa restare ingarbugliato nelle beghe della sua maggioranza politica, oppure far fronte alle emergenze economiche e sociali del territorio, o forse seguire le mirabilie dell’Amiu, e che quindi non abbia il tempo di seguire questa storia: noi proviamo a ricordarglielo, che ne dite?
Marcello Di Noi, direttore@tarantoggi.it
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