sabato 30 giugno 2007
Ecco la sentenza che condannò Riva e Capogrosso
Trib. monocratico Taranto, sent. n° 408 del 20.4.2007
Est. Martino Rosati Impp. Riva Emilio ed altri
Tra gli argomenti trattati: art. 437, c.p.; art. 674, c.p., anche in rapporto con le leggi speciali anti-inquinamento; costituzione di parte civile delle associazioni ambientaliste dopo il T.U. n° 152/06.
venerdì 29 giugno 2007
Nuove foto nell'album del Comitato
su Album
Domani 30 giugno 2007, festa dell'Ambiente a Carosino
La grande festa dedicata alla cultura del rispetto e della salvaguardia dell'ambiente, organizzata dall'Associazione Sud in Movimento, si terrà in Piazza Vittorio Emanuele sabato 30 giugno a partire dalle ore 17.00 .
Dalle ore 20.00 è previsto il dibattito a cui parteciperanno tutti i comitati ambientalisti, e in cui verranno presentati i lavori, le attività, i risultati degli stessi comitati e associazioni.
Per il Comitato contro il Rigassificatore di Taranto, Leo Corvace esporrà i risultati delle controdeduzioni alle integrazioni presentate dalla Gas Natural. Alla sua relazione seguirà la presentazione del lavoro del Comitato per Taranto, di Luigi Oliva. A concludere l'intervento di Salvatore De Rosa.
I dibattiti saranno scanditi dal "Music festival delle province meridionali" a cui parteciperanno The Machine, Tribù urbana, Puglia trive, Rione Mediterraneo, Terra jonica Pizzica, Tarantea e Provincia Ensemble, Hip Hop Sciamano.
La musica varierà dalla pizzica al folk irlandese, dal country americano alle mitiche note evergreen dei Beatles, dei Rolling Stones e dell'indimenticabile Jimmy Hendrix.
A seguire gli interventi sulla questione ambientale dei comitati e Associazioni, "Vigiliamo per la discarica", "Movimento per il centro storico", "Comitato contro l'elettrosmog", "No alla discarica", "Comitato contro il rigassificatore di Taranto", "Comitato per Taranto".
Per Il Comitato contro il rigassificatore e per il Comitato per Taranto interverranno rispettivamente Francesco Maresca e Antonietta Podda.
Nella Piazza a partire dalle 17.00 saranno allestiti i gazebo, nei quali ogni comitato presenterà i propri lavori dagli striscioni, alla raccolta firme, ai tazebau, dai volantini, alle locandine, ai dossier.
Per maggiori informazioni, si consiglia di visitare il sito: www.sudinmovimento.it
Qui sotto, trovate le mappe per raggiungere il luogo dove si terrà la manifestazione.
Per Il comitato per Taranto, Antonietta Podda
Sono disponibili i risultati dei controlli sul monitoraggio della diossina
"Come è noto ARPA Puglia ha effettuato per la prima volta, nei giorni fra l’11 e il 16 giugno 2007, il campionamento dei fumi emessi dal camino E312 dell’impianto di agglomerazione dell’ILVA di Taranto, d’intesa con ILVA e CNR-IIA di Monterotondo (Roma) e in collaborazione con il Consorzio INCA di Marghera (VE). A partire da oggi, saranno resi disponibili su questo sito i risultati di tali controlli. Si allegano i file contenenti i rapporti di prova trasmessi da INCA, relativi ai primi risultati delle analisi di microinquinanti organici rilevati. Sono disponibili, inoltre, alcuni file contenenti norme, riferimenti e documenti utili in materia di emissione in atmosfera da impianti di agglomerazione. Le valutazioni tecniche e ambientali di ARPA Puglia seguiranno non appena saranno disponibili tutti i risultati delle indagini e le relative elaborazioni.
Prof. Giorgio Assennato Direttore Generale ARPA Puglia "
Nasce il Comitato per Taranto: 28 giugno 2007
E' partito il dibattito sull'inquinamento nel Corriere del Giorno
martedì 26 giugno 2007
28 giugno 2007: Conferenza Stampa
GIOVEDÌ 28 GIUGNO 2007 ore 10:30Presentazione del "COMITATO PER TARANTO"
presso UIL Provinciale (piazzale Dante - zona Bestat),
Rifacendosi ai principi di precauzione, partecipazione, sicurezza e tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini, il Comitato si propone di contribuire al perseguimento di uno sviluppo ecocompatibiledel territorio.
All'introduzione e presentazione del Comitato per Taranto a cura della dott.ssa Antonietta Podda, seguiranno le relazioni del Presidente di Peacelink, Alessandro Marescotti e del Segretario Provinciale della Uil, Franco Sorrentino, e di Giulio Farella del Comitato contro il Rigassificatore, in merito alla querela proposta dai vertici dell'Ilva S.p.A.
Nel corso della conferenza stampa sarà inoltre comunicata la notizia della presenza del Comitato Per Taranto alla "Notte dei Briganti", iniziativa organizzata dall'Associazione Sud in Movimento che si terrà a Carosino il 30 giugno 2007.
A concludere Alessandro Marescotti presenterà la Campagna STOP MERCURIO con l'intento di approfondire la questione mercurio, analizzandola a 360°. Maggiori dettagli e informazioni saranno forniti durante la conferenza stampa.
I giornalisti sono invitati a partecipare, grazie.
venerdì 22 giugno 2007
Dopo la querela, l'incontro con Jeremy Rifkin
Tra questi sono membri attivi Peacelink, nella persona di Alessandro Marescotti, la Uil di Taranto, rappresentato da Franco Sorrentino, e il biologo marino Giulio Farella, tutti e tre querelati dal patron Emilio Riva.
Le motivazioni?
Il risultato prodotto da questo atto compiuto dal Patron Riva, è tuttavia un risultato sorprendente ed estremamente positivo per l'intero movimento ambientalista che ha visto a partire dal 20 giugno 2007 un grande e caloroso appoggio da parte di singoli cittadini, associazioni e comitati: un intenso e caloroso appoggio, attestazioni di stima e solidarietà, pervenuti da tutt'Italia.
Dal Corriere del Giorno, del 22/06/07, pag. 7
Jeremy Rifkin, inoltre è fra i massimi esperti di fonti energetiche a basso impatto ambientale, in particolare di idrogeno. Rifkin ha scritto infatti il libro "Economia all'idrogeno".
Dal Comitato per Taranto, Antonietta Podda
Davanti a un cielo multicolore che presenta varie sfumature: che fare? per loro le cavie
Come cittadini a queste domande riusciamo al massimo ad ottenere risposte parziali e molto spesso dettate da una "altra e alta" sovranità latente e sconosciuta a molti, e studi, piccoli studi, e ricerche, piccole ricerche, piccole e spesso non buone.
Come cittadini ci sentiamo derisi. Le istituzioni oltre a essere poco propositive (perchè non propongono un monitoraggio continuo sulla diossina?) fanno poco e niente per garantirci un minimo di sicurezza, non solo non effettuando controlli continui e costanti sulle emissioni delle sostenze inquinanti, ma non impegnandosi nel coinvolgimento dei cittadini (come dovrebbe essere) alle decisioni che riguardano lo stato dell'ambiente in cui gli stessi vivono.
Come cittadini ci sentiamo a volte cavie......... Barbara scrive che a noi che abitiamo a Taranto non è consentito avere diritti e vederli tutelati questi diritti. Dobbiamo al massimo "aspirare" ad essere cavie dei loro esperimenti da laboratorio.
Sì, come quando da una ricerca del CNR venne fuori la notizia della quasi assenza di cocaina nell'aria di Taranto: si è gridato al miracolo! Taranto, città ad alto rischio ambientale, Taranto città con preoccupanti record negativi in termini di inquinamento industriale (sullo stato dell'aria e sulla qualità della vita)! Quando vogliono " loro" noi diventiamo cavie ........... "al punto da configurarsi una situazione limite di cavie in una città- laboratorio su cui sperimentare ancora oggi, gli effetti della più bieca e sordida speculazione industriale" (come scrissi in una lettera pubblicata l'11 giugno sul Corriere del Giorno)
Dal Comitato per Taranto, Antonietta Oliva... alias Antonietta Podda.
mercoledì 20 giugno 2007
La sentenza integrale che condanna i Riva e Capogrosso
Est. Martino Rosati Impp. Riva Emilio ed altri
Tra gli argomenti trattati: art. 437, c.p.; art. 674, c.p., anche in rapporto con le leggi speciali anti-inquinamento; costituzione di parte civile delle associazioni ambientaliste dopo il T.U. n° 152/06.
MOTIVI DELLA DECISIONE
SOMMARIO
Capitolo I – IL PROCESSO
1. – Le fasi principali.2. – L’istruttoria dibattimentale.
3. – Conclusioni delle parti.
4. – Ordinanze istruttorie e “sul processo”: rinvio.
Capitolo II – I FATTI RIGUARDANTI LE COKERIE (capi A, B e C dell’imputazione)
1. – Premessa.2. – La vicenda storica delle cokerie.
3. – L’omessa predisposizione di cautele contro gli infortuni sul lavoro (capo A dell’imputazione).
4. – segue: L’individuazione dei soggetti responsabili.
5. – Le contravvenzioni di cui al D.P.R. n° 303 del 1956 (capo B).
6. – L’inosservanza dell’ordinanza del Sindaco di Taranto n° 244 del 22 maggio 2001 (capo C).
capitolo III – I REATI IN MATERIA DI INQUINAMENTO DA PARTE DELL’“ILVA” (capi D, E e F dell’imputazione).
1. – Premessa.2. – La contravvenzione di cui all’art. 25, co. 3 e 4, D.P.R. 24 maggio 1988, n° 203 (capo E).
3. – La contravvenzione di cui all’art. 674, cod. pen. (capo D).
4. – Il danneggiamento di arredi urbani ed edifici pubblici (capo F).
Capitolo IV – I REATI CONTESTATI AI DIRIGENTI “AGIP” (capi G, H ed I dell’imputazione).
1. – La violazione dell’art. 25, D.P.R. n° 203/1988 ed il danneggiamento (capi H ed I).2. – La contravvenzione prevista dall’art. 674, cod. pen. (capo G)
capitolo V – TRATTAMENTO SANZIONATORIO E STATUIZIONI CIVILI.
1. – Le sanzioni penali principali ed accessorie.
2. – Le statuizioni civili.
capitolo I – IL PROCESSO
1. – Le fasi principali.
Il processo si è svolto nelle forme del rito ordinario.Gli imputati sono stati deferiti all’intestato Tribunale monocratico con decreto emesso dal G.u.p. in sede il 12 maggio 2005.
Già in fase di udienza preliminare si era costituita la parte civile “U.I.L. Provinciale” di Taranto, in persona del suo segretario e legale rappresentante pro tempore Francesco Sorrentino.
Degli imputati, è comparso in giudizio il solo Elefante; tutti gli altri sono rimasti contumaci.
Alla prima udienza, tenutasi il 7 dicembre 2005, si è costituita la parte civile “Legambiente Puglia”, in persona del suo presidente e legale rappresentante pro tempore Francesco Tarantini. Trattandosi di udienza di mero smistamento ad altro ruolo, il giudice ha rinviato facendo salve tutte le facoltà delle parti.
All’udienza del 9 gennaio 2006, i difensori degli imputati hanno eccepito la nullità del decreto che ha disposto il giudizio, per violazione dell’art. 429, co. 1, lett. a) e c), co. 2 e co. 4, c.p.p., ed hanno chiesto la esclusione di entrambe le parti civili dal processo, per difetto di legittimazione attiva; la difesa di Emilio Riva ha eccepito altresì la nullità della notifica del medesimo decreto al proprio assistito, perché eseguita in luogo diverso dal domicilio eletto ed a mani di persona diversa dal destinatario. Il giudice, con ordinanza scritta, letta in udienza ed allegata al relativo verbale, ha respinto le eccezioni di nullità ed ha disposto la rinnovazione della predetta notifica all’imputato Emilio Riva, riservandosi di decidere sulle questioni riguardanti parti civili all’esito della compiuta costituzione degli imputati.
Alla successiva udienza, tenutasi il 6 marzo 2006, ritualmente instaurato il contraddittorio anche con l’imputato Emilio Riva, il giudice, sciogliendo la precedente riserva, ha respinto la richiesta di esclusione delle parti civili, con ordinanza scritta, letta in udienza ed allegata al verbale. Quindi la difesa degli imputati interessati ha chiesto la sospensione del processo, a norma dell’art. 23, D.L.vo n° 758/1994, in relazione alla contravvenzione contestata al capo B) dell’imputazione. Il giudice ha respinto tale richiesta, con ordinanza trascritta a verbale. Dopo di che, è stato dichiarato aperto il dibattimento e le parti hanno formulato le rispettive richieste istruttorie, ammesse dal giudice, in quanto conformi al disposto dell’art. 190, c.p.p..
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La sentenza integrale che condanna i Riva e Capogrosso
Est. Martino Rosati Impp. Riva Emilio ed altri
Tra gli argomenti trattati: art. 437, c.p.; art. 674, c.p., anche in rapporto con le leggi speciali anti-inquinamento; costituzione di parte civile delle associazioni ambientaliste dopo il T.U. n° 152/06.
MOTIVI DELLA DECISIONE
SOMMARIO
Capitolo I – IL PROCESSO
1. – Le fasi principali.2. – L’istruttoria dibattimentale.
3. – Conclusioni delle parti.
4. – Ordinanze istruttorie e “sul processo”: rinvio.
Capitolo II – I FATTI RIGUARDANTI LE COKERIE (capi A, B e C dell’imputazione)
1. – Premessa.2. – La vicenda storica delle cokerie.
3. – L’omessa predisposizione di cautele contro gli infortuni sul lavoro (capo A dell’imputazione).
4. – segue: L’individuazione dei soggetti responsabili.
5. – Le contravvenzioni di cui al D.P.R. n° 303 del 1956 (capo B).
6. – L’inosservanza dell’ordinanza del Sindaco di Taranto n° 244 del 22 maggio 2001 (capo C).
capitolo III – I REATI IN MATERIA DI INQUINAMENTO DA PARTE DELL’“ILVA” (capi D, E e F dell’imputazione).
1. – Premessa.2. – La contravvenzione di cui all’art. 25, co. 3 e 4, D.P.R. 24 maggio 1988, n° 203 (capo E).
3. – La contravvenzione di cui all’art. 674, cod. pen. (capo D).
4. – Il danneggiamento di arredi urbani ed edifici pubblici (capo F).
Capitolo IV – I REATI CONTESTATI AI DIRIGENTI “AGIP” (capi G, H ed I dell’imputazione).
1. – La violazione dell’art. 25, D.P.R. n° 203/1988 ed il danneggiamento (capi H ed I).2. – La contravvenzione prevista dall’art. 674, cod. pen. (capo G)
capitolo V – TRATTAMENTO SANZIONATORIO E STATUIZIONI CIVILI.
1. – Le sanzioni penali principali ed accessorie.
2. – Le statuizioni civili.
capitolo I – IL PROCESSO
1. – Le fasi principali.
Il processo si è svolto nelle forme del rito ordinario.Gli imputati sono stati deferiti all’intestato Tribunale monocratico con decreto emesso dal G.u.p. in sede il 12 maggio 2005.
Già in fase di udienza preliminare si era costituita la parte civile “U.I.L. Provinciale” di Taranto, in persona del suo segretario e legale rappresentante pro tempore Francesco Sorrentino.
Degli imputati, è comparso in giudizio il solo Elefante; tutti gli altri sono rimasti contumaci.
Alla prima udienza, tenutasi il 7 dicembre 2005, si è costituita la parte civile “Legambiente Puglia”, in persona del suo presidente e legale rappresentante pro tempore Francesco Tarantini. Trattandosi di udienza di mero smistamento ad altro ruolo, il giudice ha rinviato facendo salve tutte le facoltà delle parti.
All’udienza del 9 gennaio 2006, i difensori degli imputati hanno eccepito la nullità del decreto che ha disposto il giudizio, per violazione dell’art. 429, co. 1, lett. a) e c), co. 2 e co. 4, c.p.p., ed hanno chiesto la esclusione di entrambe le parti civili dal processo, per difetto di legittimazione attiva; la difesa di Emilio Riva ha eccepito altresì la nullità della notifica del medesimo decreto al proprio assistito, perché eseguita in luogo diverso dal domicilio eletto ed a mani di persona diversa dal destinatario. Il giudice, con ordinanza scritta, letta in udienza ed allegata al relativo verbale, ha respinto le eccezioni di nullità ed ha disposto la rinnovazione della predetta notifica all’imputato Emilio Riva, riservandosi di decidere sulle questioni riguardanti parti civili all’esito della compiuta costituzione degli imputati.
Alla successiva udienza, tenutasi il 6 marzo 2006, ritualmente instaurato il contraddittorio anche con l’imputato Emilio Riva, il giudice, sciogliendo la precedente riserva, ha respinto la richiesta di esclusione delle parti civili, con ordinanza scritta, letta in udienza ed allegata al verbale. Quindi la difesa degli imputati interessati ha chiesto la sospensione del processo, a norma dell’art. 23, D.L.vo n° 758/1994, in relazione alla contravvenzione contestata al capo B) dell’imputazione. Il giudice ha respinto tale richiesta, con ordinanza trascritta a verbale. Dopo di che, è stato dichiarato aperto il dibattimento e le parti hanno formulato le rispettive richieste istruttorie, ammesse dal giudice, in quanto conformi al disposto dell’art. 190, c.p.p..
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La sentenza integrale che condanna i Riva e Capogrosso
Est. Martino Rosati Impp. Riva Emilio ed altri
Tra gli argomenti trattati: art. 437, c.p.; art. 674, c.p., anche in rapporto con le leggi speciali anti-inquinamento; costituzione di parte civile delle associazioni ambientaliste dopo il T.U. n° 152/06.
MOTIVI DELLA DECISIONE
SOMMARIO
Capitolo I – IL PROCESSO
1. – Le fasi principali.2. – L’istruttoria dibattimentale.
3. – Conclusioni delle parti.
4. – Ordinanze istruttorie e “sul processo”: rinvio.
Capitolo II – I FATTI RIGUARDANTI LE COKERIE (capi A, B e C dell’imputazione)
1. – Premessa.2. – La vicenda storica delle cokerie.
3. – L’omessa predisposizione di cautele contro gli infortuni sul lavoro (capo A dell’imputazione).
4. – segue: L’individuazione dei soggetti responsabili.
5. – Le contravvenzioni di cui al D.P.R. n° 303 del 1956 (capo B).
6. – L’inosservanza dell’ordinanza del Sindaco di Taranto n° 244 del 22 maggio 2001 (capo C).
capitolo III – I REATI IN MATERIA DI INQUINAMENTO DA PARTE DELL’“ILVA” (capi D, E e F dell’imputazione).
1. – Premessa.2. – La contravvenzione di cui all’art. 25, co. 3 e 4, D.P.R. 24 maggio 1988, n° 203 (capo E).
3. – La contravvenzione di cui all’art. 674, cod. pen. (capo D).
4. – Il danneggiamento di arredi urbani ed edifici pubblici (capo F).
Capitolo IV – I REATI CONTESTATI AI DIRIGENTI “AGIP” (capi G, H ed I dell’imputazione).
1. – La violazione dell’art. 25, D.P.R. n° 203/1988 ed il danneggiamento (capi H ed I).2. – La contravvenzione prevista dall’art. 674, cod. pen. (capo G)
capitolo V – TRATTAMENTO SANZIONATORIO E STATUIZIONI CIVILI.
1. – Le sanzioni penali principali ed accessorie.
2. – Le statuizioni civili.
capitolo I – IL PROCESSO
1. – Le fasi principali.
Il processo si è svolto nelle forme del rito ordinario.Gli imputati sono stati deferiti all’intestato Tribunale monocratico con decreto emesso dal G.u.p. in sede il 12 maggio 2005.
Già in fase di udienza preliminare si era costituita la parte civile “U.I.L. Provinciale” di Taranto, in persona del suo segretario e legale rappresentante pro tempore Francesco Sorrentino.
Degli imputati, è comparso in giudizio il solo Elefante; tutti gli altri sono rimasti contumaci.
Alla prima udienza, tenutasi il 7 dicembre 2005, si è costituita la parte civile “Legambiente Puglia”, in persona del suo presidente e legale rappresentante pro tempore Francesco Tarantini. Trattandosi di udienza di mero smistamento ad altro ruolo, il giudice ha rinviato facendo salve tutte le facoltà delle parti.
All’udienza del 9 gennaio 2006, i difensori degli imputati hanno eccepito la nullità del decreto che ha disposto il giudizio, per violazione dell’art. 429, co. 1, lett. a) e c), co. 2 e co. 4, c.p.p., ed hanno chiesto la esclusione di entrambe le parti civili dal processo, per difetto di legittimazione attiva; la difesa di Emilio Riva ha eccepito altresì la nullità della notifica del medesimo decreto al proprio assistito, perché eseguita in luogo diverso dal domicilio eletto ed a mani di persona diversa dal destinatario. Il giudice, con ordinanza scritta, letta in udienza ed allegata al relativo verbale, ha respinto le eccezioni di nullità ed ha disposto la rinnovazione della predetta notifica all’imputato Emilio Riva, riservandosi di decidere sulle questioni riguardanti parti civili all’esito della compiuta costituzione degli imputati.
Alla successiva udienza, tenutasi il 6 marzo 2006, ritualmente instaurato il contraddittorio anche con l’imputato Emilio Riva, il giudice, sciogliendo la precedente riserva, ha respinto la richiesta di esclusione delle parti civili, con ordinanza scritta, letta in udienza ed allegata al verbale. Quindi la difesa degli imputati interessati ha chiesto la sospensione del processo, a norma dell’art. 23, D.L.vo n° 758/1994, in relazione alla contravvenzione contestata al capo B) dell’imputazione. Il giudice ha respinto tale richiesta, con ordinanza trascritta a verbale. Dopo di che, è stato dichiarato aperto il dibattimento e le parti hanno formulato le rispettive richieste istruttorie, ammesse dal giudice, in quanto conformi al disposto dell’art. 190, c.p.p..
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La sentenza integrale che condanna i Riva e Capogrosso
Est. Martino Rosati Impp. Riva Emilio ed altri
Tra gli argomenti trattati: art. 437, c.p.; art. 674, c.p., anche in rapporto con le leggi speciali anti-inquinamento; costituzione di parte civile delle associazioni ambientaliste dopo il T.U. n° 152/06.
MOTIVI DELLA DECISIONE
SOMMARIO
Capitolo I – IL PROCESSO
1. – Le fasi principali.2. – L’istruttoria dibattimentale.
3. – Conclusioni delle parti.
4. – Ordinanze istruttorie e “sul processo”: rinvio.
Capitolo II – I FATTI RIGUARDANTI LE COKERIE (capi A, B e C dell’imputazione)
1. – Premessa.2. – La vicenda storica delle cokerie.
3. – L’omessa predisposizione di cautele contro gli infortuni sul lavoro (capo A dell’imputazione).
4. – segue: L’individuazione dei soggetti responsabili.
5. – Le contravvenzioni di cui al D.P.R. n° 303 del 1956 (capo B).
6. – L’inosservanza dell’ordinanza del Sindaco di Taranto n° 244 del 22 maggio 2001 (capo C).
capitolo III – I REATI IN MATERIA DI INQUINAMENTO DA PARTE DELL’“ILVA” (capi D, E e F dell’imputazione).
1. – Premessa.2. – La contravvenzione di cui all’art. 25, co. 3 e 4, D.P.R. 24 maggio 1988, n° 203 (capo E).
3. – La contravvenzione di cui all’art. 674, cod. pen. (capo D).
4. – Il danneggiamento di arredi urbani ed edifici pubblici (capo F).
Capitolo IV – I REATI CONTESTATI AI DIRIGENTI “AGIP” (capi G, H ed I dell’imputazione).
1. – La violazione dell’art. 25, D.P.R. n° 203/1988 ed il danneggiamento (capi H ed I).2. – La contravvenzione prevista dall’art. 674, cod. pen. (capo G)
capitolo V – TRATTAMENTO SANZIONATORIO E STATUIZIONI CIVILI.
1. – Le sanzioni penali principali ed accessorie.
2. – Le statuizioni civili.
capitolo I – IL PROCESSO
1. – Le fasi principali.
Il processo si è svolto nelle forme del rito ordinario.Gli imputati sono stati deferiti all’intestato Tribunale monocratico con decreto emesso dal G.u.p. in sede il 12 maggio 2005.
Già in fase di udienza preliminare si era costituita la parte civile “U.I.L. Provinciale” di Taranto, in persona del suo segretario e legale rappresentante pro tempore Francesco Sorrentino.
Degli imputati, è comparso in giudizio il solo Elefante; tutti gli altri sono rimasti contumaci.
Alla prima udienza, tenutasi il 7 dicembre 2005, si è costituita la parte civile “Legambiente Puglia”, in persona del suo presidente e legale rappresentante pro tempore Francesco Tarantini. Trattandosi di udienza di mero smistamento ad altro ruolo, il giudice ha rinviato facendo salve tutte le facoltà delle parti.
All’udienza del 9 gennaio 2006, i difensori degli imputati hanno eccepito la nullità del decreto che ha disposto il giudizio, per violazione dell’art. 429, co. 1, lett. a) e c), co. 2 e co. 4, c.p.p., ed hanno chiesto la esclusione di entrambe le parti civili dal processo, per difetto di legittimazione attiva; la difesa di Emilio Riva ha eccepito altresì la nullità della notifica del medesimo decreto al proprio assistito, perché eseguita in luogo diverso dal domicilio eletto ed a mani di persona diversa dal destinatario. Il giudice, con ordinanza scritta, letta in udienza ed allegata al relativo verbale, ha respinto le eccezioni di nullità ed ha disposto la rinnovazione della predetta notifica all’imputato Emilio Riva, riservandosi di decidere sulle questioni riguardanti parti civili all’esito della compiuta costituzione degli imputati.
Alla successiva udienza, tenutasi il 6 marzo 2006, ritualmente instaurato il contraddittorio anche con l’imputato Emilio Riva, il giudice, sciogliendo la precedente riserva, ha respinto la richiesta di esclusione delle parti civili, con ordinanza scritta, letta in udienza ed allegata al verbale. Quindi la difesa degli imputati interessati ha chiesto la sospensione del processo, a norma dell’art. 23, D.L.vo n° 758/1994, in relazione alla contravvenzione contestata al capo B) dell’imputazione. Il giudice ha respinto tale richiesta, con ordinanza trascritta a verbale. Dopo di che, è stato dichiarato aperto il dibattimento e le parti hanno formulato le rispettive richieste istruttorie, ammesse dal giudice, in quanto conformi al disposto dell’art. 190, c.p.p..
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La sentenza integrale che condanna i Riva e Capogrosso
Est. Martino Rosati Impp. Riva Emilio ed altri
Tra gli argomenti trattati: art. 437, c.p.; art. 674, c.p., anche in rapporto con le leggi speciali anti-inquinamento; costituzione di parte civile delle associazioni ambientaliste dopo il T.U. n° 152/06.
MOTIVI DELLA DECISIONE
SOMMARIO
Capitolo I – IL PROCESSO
1. – Le fasi principali.2. – L’istruttoria dibattimentale.
3. – Conclusioni delle parti.
4. – Ordinanze istruttorie e “sul processo”: rinvio.
Capitolo II – I FATTI RIGUARDANTI LE COKERIE (capi A, B e C dell’imputazione)
1. – Premessa.2. – La vicenda storica delle cokerie.
3. – L’omessa predisposizione di cautele contro gli infortuni sul lavoro (capo A dell’imputazione).
4. – segue: L’individuazione dei soggetti responsabili.
5. – Le contravvenzioni di cui al D.P.R. n° 303 del 1956 (capo B).
6. – L’inosservanza dell’ordinanza del Sindaco di Taranto n° 244 del 22 maggio 2001 (capo C).
capitolo III – I REATI IN MATERIA DI INQUINAMENTO DA PARTE DELL’“ILVA” (capi D, E e F dell’imputazione).
1. – Premessa.2. – La contravvenzione di cui all’art. 25, co. 3 e 4, D.P.R. 24 maggio 1988, n° 203 (capo E).
3. – La contravvenzione di cui all’art. 674, cod. pen. (capo D).
4. – Il danneggiamento di arredi urbani ed edifici pubblici (capo F).
Capitolo IV – I REATI CONTESTATI AI DIRIGENTI “AGIP” (capi G, H ed I dell’imputazione).
1. – La violazione dell’art. 25, D.P.R. n° 203/1988 ed il danneggiamento (capi H ed I).2. – La contravvenzione prevista dall’art. 674, cod. pen. (capo G)
capitolo V – TRATTAMENTO SANZIONATORIO E STATUIZIONI CIVILI.
1. – Le sanzioni penali principali ed accessorie.
2. – Le statuizioni civili.
capitolo I – IL PROCESSO
1. – Le fasi principali.
Il processo si è svolto nelle forme del rito ordinario.Gli imputati sono stati deferiti all’intestato Tribunale monocratico con decreto emesso dal G.u.p. in sede il 12 maggio 2005.
Già in fase di udienza preliminare si era costituita la parte civile “U.I.L. Provinciale” di Taranto, in persona del suo segretario e legale rappresentante pro tempore Francesco Sorrentino.
Degli imputati, è comparso in giudizio il solo Elefante; tutti gli altri sono rimasti contumaci.
Alla prima udienza, tenutasi il 7 dicembre 2005, si è costituita la parte civile “Legambiente Puglia”, in persona del suo presidente e legale rappresentante pro tempore Francesco Tarantini. Trattandosi di udienza di mero smistamento ad altro ruolo, il giudice ha rinviato facendo salve tutte le facoltà delle parti.
All’udienza del 9 gennaio 2006, i difensori degli imputati hanno eccepito la nullità del decreto che ha disposto il giudizio, per violazione dell’art. 429, co. 1, lett. a) e c), co. 2 e co. 4, c.p.p., ed hanno chiesto la esclusione di entrambe le parti civili dal processo, per difetto di legittimazione attiva; la difesa di Emilio Riva ha eccepito altresì la nullità della notifica del medesimo decreto al proprio assistito, perché eseguita in luogo diverso dal domicilio eletto ed a mani di persona diversa dal destinatario. Il giudice, con ordinanza scritta, letta in udienza ed allegata al relativo verbale, ha respinto le eccezioni di nullità ed ha disposto la rinnovazione della predetta notifica all’imputato Emilio Riva, riservandosi di decidere sulle questioni riguardanti parti civili all’esito della compiuta costituzione degli imputati.
Alla successiva udienza, tenutasi il 6 marzo 2006, ritualmente instaurato il contraddittorio anche con l’imputato Emilio Riva, il giudice, sciogliendo la precedente riserva, ha respinto la richiesta di esclusione delle parti civili, con ordinanza scritta, letta in udienza ed allegata al verbale. Quindi la difesa degli imputati interessati ha chiesto la sospensione del processo, a norma dell’art. 23, D.L.vo n° 758/1994, in relazione alla contravvenzione contestata al capo B) dell’imputazione. Il giudice ha respinto tale richiesta, con ordinanza trascritta a verbale. Dopo di che, è stato dichiarato aperto il dibattimento e le parti hanno formulato le rispettive richieste istruttorie, ammesse dal giudice, in quanto conformi al disposto dell’art. 190, c.p.p..
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martedì 19 giugno 2007
Toh, la puzza è Sparita!
Gentile direttore,
Le scrivo per fare una segnalazione alquanto preoccupante. Stranamente in questi giorni, a partire proprio da lunedì 11 Giugno (giorno in cui sono iniziate le rilevazioni di diossina all’Ilva), la puzza velenosa che contraddistingue la nostra città sembra essere sparita...e non mi riferisco solo alla citatissima (per altro giustamente) zona Tamburi, ma a tutta la città. Considerando che nella zona di Piazza Lucania, fino alla sera del 10 Giugno era difficile tenere le finestre aperte per la puzza fortissima, e che stranamente dall’11 in poi la respirazione sembra non più riscontrare quel solito senso di pesantezza nei polmoni, sopraggiungono da più persone considerazioni sconfortanti sull’attendibilità delle rilevazioni di diossina in corso all’Ilva. Antonello Giovane
Dal Comitato per Taranto, Antonietta Podda
sabato 16 giugno 2007
30 giugno a Carosino, in difesa dell'ambiente: un appuntamento di tutta la provincia di Taranto
Il 30 giugno ci sarà un evento importante per mettere
assieme le varie realtà della provincia che si occupano di ambiente:
La Notte dei Briganti, a Carosino.
E' organizzata da Sud In Movimento.
Ci chiedono di partecipare come Comitato.
Il sito è http://www.sudinmovimento.com/index.php
Ciao a tutti
Alessandro
venerdì 15 giugno 2007
775 metri di follia
giovedì 14 giugno 2007
A proposito dei registi comunisti e degli eroi
DE BENEDITTIS: HO FATTO IL FILM CHE VOLEVA FARE CALOPRESTI
"Ho battuto sul tempo Mimmo Calopresti che aveva annunciato di voler fare un film su questa storia - racconta De Benedittis -. Quando ho accettato l'invito di Ferrara a produrre il film, infatti, ho contattato Sabina Rossa, figlia di Guido, oggi senatrice Ds, e in 15 giorni ho acquisito i diritti del suo libro sul padre. Ho creduto nel progetto al punto di ipotecare due appartamenti. Poi e' arrivata la famiglia Riva che ai miei 300mila euro ne ha aggiunti altri 750mila e siamo partiti. A noi si e' quindi aggiunta anche Rai Cinema".
Se il cammino del film nelle sale e' stato difficile e ricco di ostacoli, neppure la sua gestazione e' stata semplice. "Dopo tre settimane - rivela il produttore - Massimo Ghini ha abbandonato il set per incomprensioni col regista. Mi ha spiegato che non riusciva ad avere punti di incontro con Ferrara e non si trovava col suo modo di girare. L'ho convinto a ritornare, ma ho acconsentito che si assentasse per due settimane per recitare in 'Natale a Miami' prodotto da De Laurentiis. Per questo il mio film e' durato otto settimane invece delle sei previste con un'ulteriore esborso di denaro da parte mia". (Ilpittacino)
Film su Guido Rossa, le riprese anche negli stabilimenti dell'Ilva
Alcune riprese del film sul sindacalista Guido Rossa saranno girate all'interno degli stabilimenti dell'Ilva: lo ha detto stamani il segretario provinciale Fiom-Cgil, Francesco Grondona. Secondo quanto spiegato dal sindacalista, "Riva ha dato l'autorizzazione al regista Giuseppe Ferrara di entrare in fabbrica per due giorni nel mese di aprile".Guido Rossa, ucciso dalle Br il 24 gennaio del '79 in via Fracchia, era sindacalista della Cgil nell'acciaieria che allora si chiamava Italsider. (Repubblica)
GLI OPERAI DELL’ILVA INSIEME A RIVA PRODUCONO UN FILM SU GUIDO ROSSA
mercoledì 13 giugno 2007
lunedì 11 giugno 2007
il 12 giugno: giornata della memoria delle vittime del lavoro
Andrea D'Alessano un giovane operaio di Oria che lavorava alla motomec ditta dell'appalto ILVA é morto ieri, dopo alcuni giorni di coma, per avere avuto il cranio fracassato da un martello cadutogli in testa da grande altezza.
L'associazione 12 giugno familiari delle vittime del lavoro, si chiama 12 giugno perché nel 12 giugno del 2003 per il crollo di una gru nell'ilva morirono due giovani operai, Paolo Franco e Pasquale D'Ettorre, che sono stati i primi morti della grande ondata di giovani entrati all'ilva negli ultimi anni.
L'associazione é stata proposta dallo Slai Cobas Taranto e ha subito raccolto l'adesione del padre di uno dei due giovani morti sulla gru PaoloFranco - Angelo Franco e poi di mogli, figli di altri operai morti. Il presidente é un ex-operaio dell'ilva oggi in pensione Cosimo Semeraro.
Facciamo del 12 giugno una giornata della memoria, dedicata agli operai morti sul lavoro all’ Ilva, reagendo con modalità collettive al dolore inestinguibile della perdita dei propri cari e tentando di contribuire agli sforzi affinché non ci siano più morti sul lavoro, affiancando chi da anni e in primis le OOSS lotta su queste problematiche.
Con un primo convegno l’associazione ha sviluppato proposte ai legislatori affinché modifichino e migliorino le leggi esistenti in materia di prevenzione e repressione, in materia di rappresentanza dei lavoratori, in materia di accelerazione dei processi, perché ci sia giustizia e sostegno ai
familiari.
A livello locale ci si rivolge ai lavoratori, cittadini, organizzazioni politiche e sociali affinché il 12 giugno sia istituito come giorno della memoria dedicato alle vittime sul lavoro.
L’associazione ha trovato ascolto ed attenzione nel sig. Prefetto e nell’attuale presidente della Provincia e si accinge a cercare ascolto e sostegno dal nuovo Sindaco e Consiglio Comunale.
Ma l’aspetto decisivo é la mobilitazione dei lavoratori, per questo si chiede alle OO.SS tutte, che in occasione del 12 giugno di quest’anno, considerando la lotta già in corso a causa del recente gravissimo infortunio mortale di Andrea D’Alessano, ci sia una fermata generale all’ilva e nell’appalto, nelle forme naturalmente che le OO.SS ritengano opportuno decidere.
L’associazione 12 giugno da parte sua, con la collaborazione dello slai cobas e altre energie di lavoratori, giuristi, avvocati, ecc stà organizzando per la sera di MARTEDI' 12 GIUGNO 2007 una manifestazione, in PIAZZA DELLA VITTORIA (Taranto), con il seguende svolgimento:
ore 18 mostra e azioni di informazione e denuncia con testimonianze dirette
di familiari, operai e chiunque ritenga di voler intervenire.
ore 20 rappresentazione teatrale con il ritorno a taranto della giovane attrice romana Alessandra Magrini - attrice contro – “se questo é un operaio, viaggio nell' inferno ILVA” spettacolo che prende a base giusto la vicenda del maledetto crollo della gru del 12 giugno 2003.
ore 22 concerto solidale dei due artisti tarantini FIDO GUIDO e SCIAMANO.
Chiediamo l’adesione e il sostegno per questa iniziativa.
Per l’occasione inviteremo e crediamo che avremo tra noi il nuovo Sindaco eletto due giorni prima.
Associazione 12 giugno, per info: associazione12giugno@libero. it - tel 329.4909753
- sede provvisoria - via rintone 22 - Taranto.
Per comunicazioni rapide in relazione alle iniziative del 12 giugno usare anche cobasta@libero. it
Dal Comitato per Taranto, Antonietta Podda
lunedì 4 giugno 2007
Inserto Clima
Anticipazioni video
domenica 3 giugno 2007
Convegno Nazionale su rigassificatori e questione energetica
Ascolta gli interventi del Convegno sui rigassificatori
Per ascoltare gli interventi dei relatori che hanno partecipato al Convegno nazionale sui rigassificatori, tenutosi a Livorno sabato 19 maggio 2007, è necessario cliccare suSECONDAPARTE
Il materiale contenuto nei file mp3 (prima e seconda parte) è rilasciato con licenza Creative Commons Attribution 2.5 Italy: Fonte: Radio Radicale
Dal Comitato per Taranto, Antonietta Podda
L'asse del Male: incontro dibattito su Brindisi e Taranto
Medicina Democratica
organizza un incontro dibattito
sul tema
AMBIENTE E SALUTE:
BRINDISI-TARANTO
ASSE DEL MALE
Territori malati e
popolazioni a rischio
12 GIUGNO 2007 ore 18,00
Salone di Rappresentanza
”Mario Marino Guadalupi”
- Palazzo di Città
Interverrà anche Alessandro Marescotti, Presidente di Peacelink e
membro del Comitato per Taranto
Dal Comitato per Taranto, Antonietta Podda
sabato 2 giugno 2007
Dossier sul Mercurio
Nell’ultima conferenza stampa tenutasi il 31 maggio 2007 nella sede della Uil di Taranto, Giulio Farella membro del Comitato contro il rigassificatore, il presidente di PeaceLink Alessandro Marescotti, il segretario provinciale UIL Francesco Sorrentino, e l’avvocato Sergio Torsella, hanno diffuso al pubblico dati che non sono mai stati resi noti prima e che posizionano la città jonica al vertice nella classifica nazionale per un pericolosissimo inquinante come il mercurio, parola questa che non è contemplata nel Portale della Regione Puglia.
La presentazione del dossier dal titolo "Taranto, la 'bomba' al mercurio" mostra un quadro ambientale critico da non sottovalutare: “il database Ines stima infatti una dispersione in atmosfera per la grande industria per 2821 chilogrammi di mercurio di cui il 49 % provengono da Taranto. (….) tutti i 1385 chili di mercurio sono attribuibili proprio allo stabilimento Ilva di Taranto”. Ma dal database emerge un altro dato significativo rappresentato dall’aumento del mercurio nell’acqua di Taranto: “esso è passato dai 118 chili del 2002 ai 665 chili stimati per il 2005”.
Dal Comitato per Taranto, Antonietta Podda