martedì 29 gennaio 2008

Dal Cnr un nuovo sistema di smaltimento dei rifiuti: il Thor

RIFIUTI: SPERIMENTATO SISTEMA SMALTIMENTO SENZA DIOSSINA

(ANSA) -
TORRENOVA (MESSINA), 29 GEN - Un processo di raffinazione meccanica dei materiali di scarto che vengono poi trattati in modo da separare le parti dannose e produrre una polvere che puo' essere impiegata come combustibile. Senza emissione di diossina. Lo prevede un impianto di smaltimento dei rifiuti del quale e' stata avviata la fase di sperimentazione, denominata Thor (Total house waste recycling) e progettato dal Centro Nazionale di Ricerche. E' stato presentato ufficialmente questa mattina a Torrenova, nel messinese a pochi chilometri da Capo d'Orlando, dove si trova la sede della Multiecoplast, una societa' che si occupa da anni della lavorazione di rifiuti differenziati. L'impianto, costruito dalla Assing di Roma, ha bisogno ancora di 6-9 mesi di prove prima di poter essere commercializzato. In termini pratici, le ecoballe di rifiuti vengono inserite in un primo nastro che consente di eliminare le parti metalliche presenti nei rifiuti. Poi, dopo una prima frantumazione, si procede ad una ulteriore separazione dei metalli residui ''Secondo i nostri studi - spiega l'ingegner Paolo Plescia, ricercatore del Cnr che ha progettato l'impianto - un piccolo macchinario come quello che stiamo testando a Torrenova, permette di lavorare dieci tonnellate di rifiuti l'ora ovvero la quantita' prodotta da 40 mila persone in un giorno. Il tutto con costi sensibilmente inferiori al conferimento in discarica o in inceneritore e senza alcuna emissione di diossine''. L'impianto occupa una superficie massima di 300 metri quadrati ed ha un costo medio di 2 milioni di euro. (ANSA). Y2P-FI
29/01/2008 15:51

Ulteriori informazioni sul Thor:

dal sito Almanacco della Scienza "Quindicinale a cura dell'Ufficio Stampa del Cnr"
Thor (Total house waste recycling), la tecnologia ideata e sviluppata dall’Istituto di studi sui materiali nanostrutturati (Ismn) del Cnr di Montelibretti (Roma), messa a punto con la Assing SpA di Roma, si basa su un processo di raffinazione meccanica (meccano-raffinazione) dei materiali di scarto, che vengono trattati in modo da separare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose o inservibili. Come un ‘mulino’ di nuova generazione, l’impianto riduce i rifiuti a dimensioni inferiori a dieci millesimi di millimetro, in una materia omogenea e dal contenuto calorifico paragonabile a un carbone di buona qualità, purificata dalle parti dannose. “Un combustibile utilizzabile con qualunque tipo di sistema termico”, dice Paolo Plescia, ricercatore dell’Ismn-Cnr e inventore di Thor, “compresi i motori funzionanti a biodiesel, le caldaie a vapore, i sistemi di riscaldamento centralizzati e gli impianti di termovalorizzazione delle biomasse. Infatti, le caratteristiche chimiche del prodotto che viene generato dalla raffinazione meccanica dei rifiuti solidi urbani, una volta eliminate le componenti inquinanti, sono del tutto analoghe a quelle delle biomasse, ma rispetto a queste sono povere in zolfo ed esenti da idrocarburi policiclici”. Il prodotto può essere usato come combustibile solido o pellettizzato oppure per ottonere bio-olio per motori diesel attraverso la ‘pirolisi’.
Thor riesce a trattare fino a otto tonnellate l’ora; è completamente meccanico, non termico, e quindi non è necessario tenerlo sempre in funzione, basta accenderlo quando serve, limitando o eliminando così lo stoccaggio dei rifiuti e i conseguenti cattivi odori. L’impianto è completamente autonomo: consuma infatti parte dell’energia che produce e il resto lo cede all’esterno. Inoltre, è stato progettato anche come impianto mobile, utile per contrastare le emergenze, in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti velocemente, senza scorie e senza impegnare spazi di grandi dimensioni, con un costo contenuto: un impianto da 4 tonnellate/ora occupa un massimo di 300 metri quadrati e ha un costo medio di 2 milioni di euro.
Rifiuti solidi urbani, prima e dopo il trattamento “Un impianto di meccano-raffinazione di taglia medio-piccola da 20 mila tonnellate di rifiuti l’anno presenta costi di circa 40 euro per tonnellata di materiale”, spiega Paolo Plescia. “Per un’identica quantità, una discarica ne richiederebbe almeno 100 e un inceneritore 250 euro”.
Un esempio concreto delle sue possibilità? “Un’area urbana di 5.000 abitanti produce circa 50 tonnellate al giorno di rifiuti solidi”, informa il ricercatore. “Con queste Thor permette di ricavare una media giornaliera di 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile”. Il resto dei rifiuti è acqua, che viene espulsa sotto forma di vapore durante il processo di micronizzazione. Il prodotto che esce da Thor è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel mulino, dalle 8.000 alle 15.000 atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche, e, inoltre, non produce odori da fermentazione: resta inerte dal punto di vista biologico, ma combustibile”.
Un’altra applicazione interessante di Thor, utile per le isole o le comunità dove scarseggia l’acqua potabile, consiste nell’utilizzazione dell’energia termica prodotta per alimentare un dissalatore, producendo acqua potabile e nello stesso tempo eliminando i rifiuti soldi urbani.
Rosanna Dassisti
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Cosa pensa invece Stefano Montanari del Thor?
Gliel'hanno chiesto gli Amici di Beppe Grillo del MeetUp di Treviso.
Questa è stata la risposta che trovate nel suo blog:

giovedì 10 gennaio 2008

Thor (Total house waste recycling - riciclaggio completo dei rifiuti domestici) è una tecnologia ideata e sviluppata interamente in Italia dalla ricerca congiunta pubblica e privata, che si basa su un processo di raffinazione meccanica (meccano-raffinazione) dei materiali di scarto, i quali vengono trattati in modo da separare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose o inservibili.
Come un mulino di nuova generazione, l'impianto Thor riduce i rifiuti a dimensioni microscopiche, inferiori a dieci millesimi di millimetro. Il risultato dell'intero processo è una materia omogenea, purificata dalle parti dannose e dal contenuto calorifico, utilizzabile come combustibile e paragonabile ad un carbone di buona qualità.

Caro Stefano nel meetup Grillitreviso si chiede una tua opinione ...

<>Ti ringrazio anticipatamente, DAMBRUZ (Grillitreviso)>

RISPOSTA

Lungi da me l'idea di bocciare a priori. Del sistema ho letto anch'io ma non ho visto dati seri. I dubbi: 1. riduce tutto a particolato sotto i 10 micron. Vorrei che mi si dicesse con esattezza come e quel è la sorte del particolato. 2. Si parla di "purificazione delle parti dannose". Dove finisce questa roba? Non è che è la solita manfrina dell'inceneritore in cui sparisce tutto perché s'interrompe la storia a metà? E il "bio-olio" ottenuto per pirolisi? Insomma, occorrono dati completi ed onesti.
Ultimo aggiornamento ( venerdì 11 gennaio 2008 )
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Per maggiori informazioni sul Thor cliccare qui sotto:

Dal sito del CNR:

Un sistema sviluppato dal Cnr permette di recuperare e raffinare i rifiuti solidi urbani senza passare per i cassonetti differenziati. Costa un quinto dei costi di smaltimento di un inceneritore e restituisce materiali utili e combustibile dal potere calorico elevato

La scheda

Che cosa: Thor (Total house waste recycling) sistema per il recupero e la raffinazione dei rifiuti solidi urbani

Chi: Istituto di studi sui materiali nanostrutturati (Ismn) del Cnr

Per informazioni: Paolo Plescia, Istituto di studi sui materiali nanostrutturati (Ismn) del Cnr, tel. 06,90672826, e-mail: paolo.plescia@ismn.cnr.it, p.plescia@assing.it





1 commento:

Anonimo ha detto...

Due interviste televisive su THOR:

La7, 31 gennaio
(scaricabile al sito: http://www.la7.it/news/dettaglio_video.asp?id_video=8383&cat=cronaca )

SAT2000, 1 febbraio, notizia di apertura del TG2000: (visibile al sito http://www.sat2000.it/
cliccando "SAT2000 in diretta streaming", e quindi selezionando l'opzione TG2000, e selezionando il TG di venerdì primo febbraio)