Girolamo Archinà, il portavoce (e picchiatore) dell'Ilva è stato premiato con il Cataldus d'argento dalla curia tarantina per... il volontariato!!!
Garda una delle sue gesta cliccando qui
Dopo quest'ultimo schiaffo, possiamo dire che non sentiremo certamente la mancanza di Benigno Papa, arcivescovo piccolo piccolo. E' la sua ultima azione, poi si ritirerà.
Non ci mancherà la sua prostrazione ai poteri forti, la sua inerzia, il suo anacronismo, la sua inconsistenza culturale, religiosa, politica, i sospetti sulla sua gestione (clicca qui). Passerà alla storia per i trenta denari accettati da Riva per spolverare la chiesa del Gesù Divin Lavoratore sui Tamburi.
Non ne sentiranno la mancanza le anime dei morti di cancro, di asbestosi, di malattie cardiovascolari, di deformazioni e tare genetiche mutagene. Non gli ammalati della speranza nelle corsie degli ospedali d'Europa. Non gli operai costretti a mendicare senza dignità.
Quest'anno va via un Papa. Speriamo non se ne faccia un altro.
Per il bene della città.
Per il senso di un apostolato religioso.
Per non doversi vergognare ancora una volta.
Dal Corriere del Mezzogiorno
Oggi la processione a terra, l'ultima di monsignor Papa Con il ritorno nella chiesa del Carmine finisce la festa
TARANTO - Domenica la processione a mare, il Palio di Taranto e i fuochi d’artificio. Oggi la processione a terra lungo le strade della città alla quale si prevede possano assistere circa diecimila persone. I festeggiamenti per san Cataldo, il patrono di Taranto, passano dal sacro al profano e, poi, di nuovo al sacro. Oggi è il culmine, con la statua del santo portata su un carro addobbato da Largo Arcivescovado, in città vecchia, fino alla chiesa del Carmine, nel cuore del Borgo. Alle 19 l’arcivescovo Benigno Luigi Papa, alla sua ultima processione tarantina perché è già pronto il suo successore alla curia arcivescovile ionica, si rivolgerà ai tarantini tutti dal balcone di fronte a piazza della Vittoria. Pronuncerà un discorso che potrebbe anche essere quello d’addio ai suoi fedeli e, come tale, discostarsi dal classico messaggio pastorale inserito nella festa patronale.
La processione rientrerà in cattedrale scortata dagli scout, dalle confraternite e dalle associazioni cattoliche, dai parroci e dai cavalieri del Santo Sepolcro. Davanti al carro con la statua l’arcivescovo e il capitolo metropolitano, dietro le autorità civili e militari. La processione sarà preceduta dalla messa pontificale nella Basilica della città vecchia dove si svolgerà la cerimonia dell’obbedienza al successore di san Cataldo che sono chiamati a prestare i priori delle confraternite e i responsabili diocesani delle associazioni laicali. Ieri, intanto, giornata di mezzo tra l’una e l’altra processione dedicata alle premiazioni. Innanzi tutto i «Cataldus d’argento» nel salone dei vescovi del palazzo Arcivescovile. La cerimonia s’è svolta in serata con l’assegnazione dell’ambita statuetta d’argento. Cinque riconoscimenti speciali assegnati a chi s’è distinto nei settori del: Volontariato (Girolamo Archinà), Attività sociali e morali (Maria Rosaria Ladiana), Attività professionali (Antonio Raffo), attività culturali (Cosimo La Neve), attività imprenditoriali (Michele Dioguardi). Alle 21, infine, chiusura della giornata di festeggiamenti nella centralissima piazza Garibaldi.
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