Comunicato stampa
Una delle vie principali della città vecchia, via Paisiello, all'altezza del piccolo “slargo” che fronteggia Palazzo D'Ayala Valva, eccezionale testimonianza rubata al patrimonio storico artistico della città è ancora piena di rifiuti! Accanto al portale d'ingresso danneggiato, un improbabile targa marmorea che lo connota come il Museo Etnografico “Alfredo Majorano” ed i “bidoni” della raccolta del tal quale. Nel piccolo slargo che fronteggia il Palazzo, vicoli murati, e un evidente stato di abbandono che ha favorito, ben presto, il proliferare della presenza di rifiuti. Autovetture abbandonate, celle frigorifere ingombranti, carta, cartone, plastica, legno, e siringhe miste a cumuli di materiali rinvenienti dai lavori dell'Acquedotto Pugliese Spa. Questo era quanto si poteva “visitare” fino a pochi giorni fa, quando dopo innumerevoli richieste agli amministratori, competenti e non, e dopo l'intervento di un solo operatore dell'AMIU (il quale ha rimosso i rifiuti di sua competenza), la Scuola Popolare e il Comitato di Quartiere Città Vecchia hanno autonomamente deciso, di porre un freno al degrado, selezionando i rifiuti rimasti e raccogliendo decine e decine di siringhe. In seguito ai numerosi solleciti orali il comune dopo aver 'promesso' che si sarebbe occupato della situazione si è limitato a ritirare, con immancabile ritardo, solo la macchina sottoposta a sequestro giudiziario; in tale macchina era presente il secchio di siringhe raccolte che è stato lasciato in piazzetta per un'altra settimana. Per quanto riguarda i materiali di risulta dei lavori dell'acquedotto il comune si è limitato a scaricare tutte le responsabilità sulla ditta che ha effettuato i lavori. Ci domandiamo come mai il comune non si preoccupi di tutelare la vivibilità del quartiere esigendo che la ditta smaltisca i materiali, e non possiamo non osservare che in vista delle processioni della Settimana Santa si è avuta la premura di pulire esclusivamente via Duomo in cui erano presenti altri materiali edili di risulta. Come sempre ci si preoccupa di dare un'apparenza di cura, si puliscono le strade passeggiate dagli abitanti del borgo, mentre tutto il resto del quartiere viene abbandonato nella spirale dell'inerzia che produce solo degrado. Non esiste una programmazione seria in merito alla riduzione, al riutilizzo e al riciclo dei rifiuti in un centro storico che esige questa realtà, e i presupposti per il degrado si moltiplicano quotidianamente. Per questo il Comitato di Quartiere e la Scuola Popolare di città vecchia invitano le autorità competenti ad adempiere ai propri obblighi e le realtà sensibili alla questione a partecipare ad un percorso che porti al miglioramento della vivibilità della città vecchia, anche attraverso l'attivazione della raccolta differenziata porta a porta nel borgo antico ed esperienze autorganizzate di riqualificazione e trasformazione del quartiere.
Scuola Popolare e Comitato di Quartiere Città Vecchia
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