Presentato al Ministero dell'Ambiente il progetto "MIAPI"
Grazie alle risorse stanziate dal PON Sicurezza sarà più facile individuare le aree potenzialmente inquinate
Uno strumento di grande importanza nel contrasto ai fenomeni di
illegalità ambientale e alle ecomafie. Così è stato definito il progetto
"MIAPI" - Monitoraggio e Individuazione delle Aree
Potenzialmente Inquinate nelle Regioni Obiettivo Convergenza -
presentato oggi nella sala Europa del Ministero dell'Ambiente.
Alla presentazione hanno preso parte il Capo di Gabinetto del Ministero dell'Ambiente, Rosanna De Nictolis, il Segretario Generale, dottor Antonio Agostini, il Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente, Ingegner Mauro Luciani, il Responsabile Unico del Procedimento, Architetto Stefano Martini.
Il progetto rientra nella linea di intervento diretta a "Tutelare il contesto ambientale" ed è stato finanziato dal Programma con oltre 10 milioni di euro.
Esso prevede un meccanismo moderno di studio e indagine dei siti
potenzialmente inquinati attraverso rilievi aerei e indagini geofisiche,
con il coinvolgimento del Comando Carabinieri Tutela Ambiente e delle
Agenzie Regionali Per l'Ambiente.
I dati raccolti confluiranno in
un'unica banca dati che sarà condivisa, anche, con gli enti locali che
permetterà di avere una conoscenza più approfondita dei rischi e dei
danni che il territorio subisce.
"Una volta a regime - ha evidenziato la dottoressa De Nictolis -
il MIAPI sarà uno strumento importante nella lotta alla criminalità
organizzata". Un ringraziamento al PON Sicurezza è venuto dal Segretario
Generale, dottor Agostini, che ha evidenziato come "il
monitoraggio realizzato con strumenti ad alta innovazione tecnologica
permetterà di ottenere dati di grande valore per l'attività di presidio
della legalità".
Durante l'incontro si è fatto riferimento anche ad altri progetti
finanziati dal PON Sicurezza che hanno come beneficiario il Ministero
dell'Ambiente. Tra questi, il progetto di "Monitoraggio delle aree
marine protette nelle Regioni Obiettivo Convergenza" e il "Monitoraggio
del rischio idrogeologico dovuto a reati ambientali".
(SistemaPuglia)
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