“ILVA, IL RISANAMENTO DI CLINI NON FERMERÀ LA STRAGE DI TARANTO”
Il medico, ascoltato in commissione Ambiente, smonta i dati contenuti
nell’autorizzazione ambientale del governo: “Questa legge non basta per
la sicurezza dei cittadini. In 12 mila resteranno a rischio elevato di cancro”
L’Aia è in grado, se attuata completamente e nel rispetto della
tempistica indicata, di assicurare la ‘sostenibilità’, del processo
produttivo dell'Ilva con l'ambiente”. È quanto ha detto il ministro
Orlando, in audizione in commissione Ambiente alla Camera. Dopo pochi
giorni la Commissione, presieduta da Ermete Realacci del Pd, su invito
del M5S ha ascoltato il dottor Agostino Di Ciaula di Isde per l'Italia
(International Society for Digital Eatth-Medici per l'ambiente) che con
l'obiettività delle evidenze scientifiche ha dimostrato l'esatto
contrario. Ma le sue parole sono rimbalzate sulle facce annoiate dei
deputati: ”Ho fatto il mio dovere - racconta - ora nessuno potrà dire
‘non potevo sapere’” dice al Fatto . “Questo disegno di legge è da tutti
i punti di vista insufficiente per ristabilire minime garanzie
sanitarie della popolazione e il pieno rispetto degli articoli 32 e 41
della Costituzione. Per il governo, la prosecuzione dell’attività
industriale è condizione preliminare e necessaria per assicurare
l’effettiva realizzazione degli investimenti per il risanamento
ambientale. Dal punto di vista medico è come se un paziente con cirrosi
alcolica si facesse pagare le cure dal suo venditore di superalcolici, a
condizione che continui a comprarli e consumarli. Ormai – prosegue –
hanno perso il contatto con la realtà, rendendo la salute umana un bene
negoziabile. La lettura del ‘rapporto sulla valutazione del danno
sanitario’ redatto dall'Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente, ndr)
Puglia
che confronta i danni attuali con quelli che si avranno se e
quando la famigerata Aia (Autorizzazione integrata ambientale, ndr),
tanto sbandierata da Clini, che dovrebbe conciliare ‘salute’ ed
‘esigenze produttive’, verrà applicata, è sconvolgente.
Ed è
sottostimata. Ora – spiega il medico – rischia di avere un tumore (solo
per l’inalazione degli inquinanti) una popolazione di 22.500 tarantini,
una volta attuata l’Aia, entro il 2016, almeno 12.000 persone
continueranno a essere sottoposti a rischio elevato di tumore maligno a
causa dell’inquinamento industriale prodotto dalI’Ilva”.
Lei sta
dicendo che nel rapporto dell’Arpa c’è scritto che nonostante i
provvedimenti migliorativi dell'AIA saranno emessi ancora
69,2 Kg/anno di benzo(a) pirene?
Esattamente. Concentrazione che consentirà alla Puglia di mantenere il
primato nazionale, forse europeo, di emissioni della sostanza
cancerogena.
E c’è scritto anche che l’impianto emetterà 1.273 Kg/anno di cadmio, 22 g/anno di diossine, 46 g/anno di Pcb, solo per citarne
alcuni?
Addirittura ci sarà un incremento di concentrazione al suolo dei Pcb,
che, come le diossine e i metalli pesanti, a differenza degli inquinanti
gassosi, sono sostanze tossiche persistenti nell’ambiente, in quanto
non sono biodegradabili. Si accumulano (“vivono” oltre un secolo) nei
terreni, nei prodotti agricoli, nelle carni, nel latte animale e umano e
in ogni altro tessuto biologico. Aumenterà l'emissione in atmosfera del
nichel, del cromo e del benzene, noti agenti cancerogeni. Il piombo
resterà inalterato con buona pace dei tumori e dei disturbi cognitivi
dei bambini.
L'Aia concede all’Ilva, concentrazioni di diossina fino a 0,3 ng al m3, se si considera che ogni camino può produrre sino a
500.000 m3 all'ora di fumi, si può affermare che ogni ora, da ogni camino dell’Ilva, saranno emessi da 10.000 a 150.000 ng di
diossine. Una concentrazione assai pericolosa.
ma è una prospettiva drammatica...
Questa è solo una parte della verità: gli inquinanti sono cancerogeni
anche e soprattutto per ingestione, perché entrano nella catena
alimentare, vengono introdotti con il cibo. Per le donne passano la
barriera placentare e vengono trasmessi al feto, entrano nel latte
materno e vengono “somministrati” ai neonati. E il passaggio di
inquinanti attraverso la placenta determina, come è ben noto,
l’insorgenza sia di varie malattie non neoplastiche che di tumori per le
due generazioni successive a quella della madre esposte durante la
gravidanza. Dà l'idea di come si sia potuto ancora una volta,
spudoratamente, sacrificare vite umane sull’altare del profitto privato e
far passare questo scempio per un’operazione salvifica?
Continuare, dunque, a sostenere che l’Aia risolverà i problemi è una menzogna, un insulto ai tanti malati e morti di tumore?
Certamente. I tarantini continueranno ad ammalarsi e a morire con o
senza Aia fino a quando non verrà chiusa l'area a caldo. Il dottor Di
Ciaula, a conclusione, ripensa alla sua audizione alla Camera e dice:
“Ho dimostrato ogni mia parola. Mi torna
in mente Alexander Dubcek:
‘La democrazia non è solamente la possibilità e il diritto di esprimere
la propria opinione, ma è anche la garanzia che tale opinione venga
presa in considerazione da parte del potere’.
Non si può continuare a
mettere pezze alle falle aperte da miserabili mercenari, né si può
chiedere ai tarantini di continuare a subire tutto questo. E al
commissario Enrico Bondi – conclude il medico – vorrei dire che i tumori
del polmone nei non fumatori hanno caratteristiche epidemiologiche e
istologiche completamente diverse da quelli che insorgono nei fumatori”. (Sandra Amurri - FQ)
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