Ilva. Il decreto passa all’esame del Senato. Anche Rossi chiede legge nazionale per il "danno sanitario"
Il 29 luglio l’Aula del Senato inizierà la votazione del decreto-legge
61/13, recante nuove disposizioni urgenti a tutela dell'ambiente, della
salute e del lavoro nell'esercizio di imprese di interesse strategico
nazionale, già approvato in prima lettura e modificato dalla Camera dei
deputati, che al momento è all’attenzione delle Commissioni riunite
Industria e Ambiente.
Le modifiche apportate da Montecitorio, rispetto al testo uscito da
Palazzo Chigi, riguardano la possibilità del Commissariamento per un
solo ramo d’azienda o stabilimento in caso di “pericoli gravi e
rilevanti” per l'ambiente, e non più quindi dell'intero gruppo
industriale. E in più il commissario potrà intervenire solamente nei
siti industriali di interesse strategico nazionale con più di mille
dipendenti (cassa integrazione compresa).
Per la parte riguardante le emergenze ambientali di carattere
industriale il passaggio alla Camera ha abrogato la figura del Garante
per l'attuazione dell'Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale);
prevedendo che sarà lo stesso commissario, d'intesa con gli enti locali,
a informare cittadini sulle operazioni di risanamento.
Tra le modifiche accolte dall'Assemblea prima di consegnare il testo al
Senato figura anche l'allentamento del Patto di stabilità interno della
Regione Puglia per favorire le azioni di bonifica.
Sempre con gli emendamenti approvati direttamente dalla Camera arriva
la qualifica agli ispettori dell'Ispra di ufficiali giudiziaria, mentre
all'Istituto sono assegnati 90mila euro l'anno per le nuove attività di
controllo affidate. Sono state inoltre votate alcune norme relative
all'applicazione delle prescrizioni dettate dall'Autorizzazione
integrata ambientale: le commissioni di merito, Ambiente Ll.Pp. e
Attività produttive, avevano precisato che può essere modificata nei
tempi di attuazione ma non nei contenuti, dall'Assemblea è giunto il
termine di 36 mesi alla sua attuazione. E nemmeno la Valutazione del
danno sanitario (Vds) potrà infine modificare le prescrizioni Aia; le
Regioni potranno tuttavia chiederne il riesame.
Proprio sulla valutazione del danno sanitario si sono scatenate le regioni in particolare la Puglia. Nichi Vendola ha scritto infatti due lettere
inviate al Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, e a tutti i
Presidenti di Regione, oltre che al Presidente della Conferenza delle
Regioni per chiedere in sostanza: una normativa nazionale che
generalizzi il concetto di Valutazione del Danno Sanitario, una
richiesta di partecipazione delle grandi industrie italiane a giocare la
partita del cambiamento per praticare un nuovo rapporto con il
territorio e una richiesta al Senato di ripristino della figura del
Garante dell'Autorizzazione Integrata Ambientale per l'Ilva di Taranto.
Alle parole di Vendola ha fatto eco il presidente della Toscana Enrico
Rossi ritendendo condivisibile la proposta sul danno sanitario “la
questione posta dal presidente Vendola è condivisibile e noi siamo
interessati a sostenerla”, ha detto Rossi che ha poi aggiunto
“Riteniamo che la sede migliore per discuterne e per dare uno sbocco
operativo a questa iniziativa sia la Conferenza delle Regioni, che, tra
l'altro, si riunisce proprio domani”. Ovvero oggi. (Quotidianosanita)
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