lunedì 29 luglio 2013

L'ilva di Tarantino

Pulp-Fiction
di Alessandra Daniele

I due delegati entrano nell’ufficio. Il commissario straordinario gli dà un’occhiata distratta
- Perché siete in divisa da beccamorti?
- Perché viviamo a Cancerland.
Il commissario li guarda.
- Fumate di meno.
Il primo delegato estrae una pistola di plastica, e gli pianta una pallottola in testa.
- Che cazzo hai fatto? – Chiede il secondo delegato.
- Ho fregato il metal detector.
- Ma non le telecamere! – Indica il soffitto. Poi comincia a trascinare uno schedario davanti alla porta – Adesso non ci salva più neanche Nat Kazinsky.
- Chi è Nat Kazinsky? – Chiede l’altro, aiutandolo a barricare l’entrata.
- L’avvocato ex-galeotto creato e interpretato da Ron Leibman nel 1979. La prima, e per anni unica serie USA con la polizia nel ruolo del villain. E’ durata una sola stagione, ma Leibman ci ha vinto un Emmy.
I due tolgono il cadavere a faccia in giù dalla scrivania, e la spingono davanti alla porta.
- Ma Ron Leibman non era il padre di Rachel in Friends?
- Era anche Lazzaro nel Mattatoio 5 del 1972 diretto da George Roy Hill.
Il primo delegato spara alle due telecamere sul soffitto.
- Anche Taranto sta bruciando.
L’altro annuisce.
- Sta bruciando a fuoco lento.
Da dietro la porta arriva una voce distorta dal megafono
- Venite fuori, ecoterroristi! Arrendetevi al progresso, il tunnel dell’ILVA si deve scavare!
- Quella è la TAV, coglione! – Grida il primo delegato. Poi ribalta la scrivania con un calcio, stacca da sotto un fucile a pompa, e lo tira al collega.
- Come sapevi che c’era?
- Qui sono pronti a tutto – estrae un altro fucile a pompa dallo schedario, e lo punta verso la porta
- Diamogli un po’ d’inquinamento da piombo.

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