martedì 9 luglio 2013

A proposito del "tutto sotto controllo"

Ecco alcuni video e considerazioni sul disastro ENI ancora in corso a Taranto, pubblicate sui social network da parte di cittadini:
Di questo primo video va detto che senza ombra di dubbio, con l'ENI non c'entra nulla!
Si tratta inceve del condotto delle fogne bianche che scarica acque pluviali non depurate e cariche di detriti (inquinanti) direttamente nel mare, all'altezza della scuola Virgilio. Nello stesso giorno infatti si è registrata una pioggia torrenziale sulla città.


Questa testimonianza è invece assolutamente attendibile:

"Buongiorno. La mia giornata è incominciata alle 4. Mi sono recato presso la zona dove ieri alle 19.30 è iniziata la fuoriuscita di greggio, proveniente dalla ENI, per vedere "con le prime luci dell'alba" il danno procurato. Naturalmente non è stata cosa facile in quanto la fabbrica ha messo a vigilare sul luogo un suo "uomo" che gentilmente mi ha pregato di allontanarmi (a dire il vero mi ha detto "vatti a coricare" che è presto). E si, cari amici, ciò che loro VOGLIONO da noi è proprio questo: noi DOBBIAMO DORMIRE PER NON VEDERE TUTTO QUESTO. In sintesi, i tecnici (probabilmente della regione viste le targhe automobilistiche baresi) mi hanno riferito che la fuoriuscita è terminata e che il greggio al largo è stato recuperato. Da mia analisi attenta ho potuto constatare:
1. il greggio continua ad uscire dallo scarico e le inalazioni provocate dallo stesso sono ben visibili;
2. l'odore nauseante presente ieri è un pò diminuito ma persiste tuttora;
3. non sono molto convinto che le precauzioni prese ieri per bloccare il greggio siano sufficienti.
Un ultima considerazione sul VIGILANTE: io nn c'è lo con chi fa il suo lavoro in maniera esemplare, ma, la denuncia dovrebbe partire proprio da chi vive giornalmente a contatto con queste SCHIFEZZE." (9 luglio-F.Q.)

"Buonasera. Appena tornato a casa dopo essermi "assorbito" quantità industriali di greggio. Non posterò foto, ne filmati (che ho fatto stasera) per motivi molto evidenti ma mi soffermerò nel dirvi che la situazione alla quale sono stato testimone è molto grave. Nella zona antistante l'Eni (primo svincolo a dx sulla 106 appena superata l'Eni) da un "viadotto" fuoriusciva greggio in quantità "esorbitante" inalando fumi nelle zone vicine e creando nel mare una CHIAZZA enorme (poco visibile sia per la "chiarezza" del petrolio, si per il buio circostante. Premetto solo una cosa: gli interventi sono stati "TARDIVI" in quanto, oltre a "tecnici" presenti nella zona che provvedevano a "bloccare" con panne oleoassorbenti, c'erano un paio di "mezzi" della capitaneria di porto in quanto, il greggio inizialmente non ha trovato "ostacoli" e si è riversato nel mare circostante. Finisco col dire che sono convinto che il danno causato sia enorme e solo domani mattina potremo, con le prime luci dell'alba, verificare "a vista" quanto successo." (8 luglio-F.Q.)

Così come è anche tragicamente vera questa dichiarazione:

«Ho avuto tranquillità e sicurezza sia da Eni che da Arpa...», commenta l'assessore comunale all'Ambiente Vincenzo Baio in merito a quanto avvenuto nella Raffineria. Però si dice preoccupato per i cambiamenti climatici...(A.C.)

Su questi altri video, va verificato se si tratta di immagini relativi all'incidente o se vi sono anche foto di repertorio dei tanti doni profumati che l'ENI ha da sempre donato impunemente alla città. In ogni caso sono documenti vergognosi di uno spregio continuo alla salute e all'ambiente.





Infine, ecco alcune immagini autentiche dello stato delle rive dopo lo sversamento, scattate da un membro del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti:






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