Cgil Cisl Uil chiedono alla Regione Puglia che il monitoraggio
della salute e negli screening di ricerca venga esteso ai lavoratori più esposti dell'Ilva di Taranto. Novembre 2013. Meglio tardi che mai...
L'articolo della gazzetta del mezzogiorno:
Cgil, Cisl e Uil di Taranto hanno chiesto all’assessore regionale alla
Sanità Elena Gentile di convocare un incontro per discutere del Piano
straordinario Salute-Ambiente, approvato nell’ottobre 2012 dalla giunta
regionale con l’obiettivo di fronteggiare le complessità
dell’integrazione ambiente/salute dell’area jonica, con particolare
riferimento all’area del quartiere Tamburi e del Comune di Statte, i più
vicini allo stabilimento Ilva e alle altre aziende della zona
industriale. Le organizzazioni sindacali hanno sempre auspicato, è detto
in una nota, un «confronto con le parti sociali e con la cittadinanza
tarantina tutta, anche attraverso momenti di maggiore consultazione e
informazione».
Per Cgil, Cisl e Uil, «riguardo la platea coinvolta nel monitoraggio
della salute e negli screening di ricerca, sarebbe necessario
interessare, oltre e giustamente la popolazione delle aree più
direttamente soggette agli effetti dell’inquinamento e alla particolare
attenzione alla salute materno-infantile, anche i lavoratori esposti,
soprattutto degli impianti più a rischio, cosi come gli ex esposti, al
fine di conoscere gli effetti nel breve e lungo periodo».
Già nei mesi scorsi, i sindacati confederali hanno chiesto «un
rafforzamento, attraverso il Piano Salute-Ambiente, dell’ambulatorio di
Medicina del Lavoro realizzato a seguito del Piano di rientro, presso
l’ex ospedale di Massafra e quindi all’interno del Distretto Socio
Sanitario 2 che racchiude l’area di Statte».
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