Termini di custodia scaduti. Florido torna in libertà
L'ex presidente della Provincia di Taranto,
Gianni Florido, e l'ex assessore provinciale all'Ambiente, Michele
Conserva, sono stati rimessi in libertà questa mattina per scadenza dei
termini della custodia cautelare. Sia Florido che Conserva erano stati
arrestati lo scorso 15 maggio e trasferiti in carcere con l'accusa di
concussione. Secondo i pm, avrebbero fatto pressioni sui dirigenti
dell'assessorato all'Ambiente della Provincia di Taranto perchè desse il
via libera all'autorizzazione della discarica Mater Gratiae sita
all'interno dell'Ilva.
I dirigenti invece si opposero ritenendo che non ci fossero i requisiti per il nulla osta.
Dopo
alcuni giorni di detenzione sia Florido che Conserva furono scarcerati e
trasferiti agli arresti domiciliari, condizione alla quale sono stati
assoggettati sino ad oggi. In seguito all'arresto, Florido si dimise
subito dalla carica di presidente della Provincia di Taranto -
l'esponente del Pd era al suo secondo mandato - mentre Conserva si era
già dimesso molti mesi prima. In particolare, Conserva, nell'ambito di
uno dei filoni dell'inchiesta sull'Ilva, era stato arrestato anche a
novembre dell'anno scorso con l'accusa di orientare presso una società a
lui vicina tutte quelle società che avevano bisogno di consulenza e
assistenza in merito alle autorizzazioni ambientali di competenza della
Provincia.
Le dimissioni di Florido, che dopo l'arresto fu
sospeso nell'incarico dal prefetto di Taranto, hanno poi innescato
quelle di gran parte dei consiglieri provinciali. Si è così arrivati
allo scioglimento anticipato del Consiglio provinciale e
all'insediamento in Provincia di un commissario, il prefetto di Bari
Mario Tafaro.
La discarica Mater Gratiae, infine, è stata autorizzata all'esercizio con una legge. A fine agosto, infatti, il Governo
ha inserito, nell'ambito del decreto legge sulla Pubblica
amministrazione, anche un capitolo riferito all'Ilva che comprende anche
la discarica del siderurgico. Il decreto è stato definitivamente
convertito in legge nei giorni scorsi. L'agibilità e l'uso della
discarica sono ritenuti essenziali dall'Ilva per l'avanzamento del
progetto di bonifica e risanamento ambientale che riguarda la fabbrica,
così come prevedono le prescrizioni dell'Autorizzazione integrata
ambientale. (RepBa)
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