mercoledì 13 novembre 2013

Bella gente in giro...

Ilva, la Cassazione: «Per Archinà niente carcere, resta ai domiciliari»

Girolamo Archinà, l'ex responsabile delle relazioni istituzionali dell'Ilva, indagato nel filone di inchiesta secondario denominato "Ambiente svenduto" e nato dall'indagine madre sul disastro ambientale causato dal polo siderurgico di Taranto, non tornerà in carcere ma rimarrà agli arresti domiciliari concessigli per motivi di salute. Lo ha deciso la Sesta sezione penale della Cassazione. I supremi giudici hanno infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal pm contro l'ordinanza con la quale, lo scorso 14 maggio, il Tribunale del riesame tarantino aveva disposto i domiciliari per Archinà. L'ex pr èaccusato di corruzione perché avrebbe consegnato in una stazione di servizio una bustarella con 10mila euro per ammorbidire la relazione che il consulente della procura Lorenzo Liberti avrebbe dovuto scrivere sulle fonti dell'inquinamento atmosferico a Taranto. Archinà è accusato anche di aver tenuto contatti con politici e amministratori di Comune, Provincia e Regione, dirigenti e giornalisti, per favorire la politica aziendale dell'Ilva. (Quotidiano)

Ilva, la Cassazione conferma la libertà per l'ex direttore generale della Provincia

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Procura di Taranto contro il provvedimento con il quale il Tribunale del Riesame il 23 maggio scorso aveva annullato l'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa otto giorni prima dal gip Patrizia Todisco nei confronti dell'ex direttore generale della Provincia di Taranto Vincenzo Specchia, di 60 anni, attuale segretario Generale del Comune di Lecce, coinvolto nell'inchiesta sull'Ilva chiamata 'Ambiente svendutò. Nel provvedimento si contestava a Specchia, difeso dall'avv. Andrea Sambati, un tentativo di concussione per costrizione nei confronti dell'ex dirigente del settore Ecologia, sollecitato a firmare autorizzazioni per una discarica all'interno dello stabilimento Ilva. Nell'ambito della stessa operazione fu arrestato anche il presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Florido. «La decisione della Cassazione - sottolinea Specchia in una nota - conferma la bontà della sentenza del Tribunale del Riesame, che è andata ben oltre la revoca degli arresti domiciliari sancendo l'annullamento dell'ordinanza del Gip, dottoressa Todisco. Ho grande fiducia nella giustizia che presto sarà chiamata a decidere sull'eventuale rinvio a giudizio, un'ipotesi che allo stato attuale mi sembra, assolutamente improbabile». (Quotidiano)

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