venerdì 8 novembre 2013
Il nostro bilancio sull'esito del Convegno diocesano
" Il bilancio è positivo innanzitutto per la concertazione che si è realizzata". Parla il promotore del Convegno Ambiente Salute e Lavoro che si è tenuto ieri a Taranto e che ha visto anche la partecipazione dei Ministri Lorenzin e Orlando. Parla Monsignor Santoro che col convegno ha voluto dare una svolta : seguire un'altra direzione rispetto a quella passata.
Seppur apprezzando lo sforzo della Chiesa di unire in un sol tavolo soggetti differenti, constatiamo che, NON tutti e in particolare i Ministri Orlando e Lorenzin hanno mostrato di essere "uniti da un'unica preoccupazione: quella di offrire speranza alle varie persone toccate dall’inquinamento in maniera molto grave, quella di offrire speranza ai molti lavoratori che rischiano di perdere la loro occupazione".
Se confidassimo nell'operato dei ministeri ieri intervenuti potremmo dire al vescovo Santoro che "la speranza è morta". Hanno infatti ancora una volta fatto intendere che quella fabbrica non si tocca, nè tanto meno la sua produzione. Priorità dunque al lavoro inquinante, priorità alla produzione che uccide, priorità al loro "dio denaro". Hanno mostrato con le loro posizioni la loro indifferenza, il peso morto della storia, quella italiana.
Anche le parole della Lorenzin non destano alcuna sorpresa, dichiarando che se il livello di screening a Taranto è troppo basso non è a causa della mancanza di risorse e personale: sono stati infatti stanziati 10 mila euro.... La risposta alla Lorenzin non tende ad arrivare: il direttore dell'Asl Taranto 1, Fabrizio Scattaglia, fa sapere: quelle risorse sono già state impiegate e per la situazione della città servono ulteriori stanziamenti.
Ci hanno "offerto speranza" le parole dei ministri? Semmai l'hanno spenta come la spengono ogni volta che "aprono bocca" o addirittura applicano senza un minimo di concertazione le loro leggi Salva Ilva.
Per fortuna non si vive di sola speranza, qui a Taranto viviamo di resistenza.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento