lunedì 11 novembre 2013

Qualche "incomprensione" tra Arpa Puglia e Report Rai



(Mail inviata da ARPA Puglia, lunedì 21 ottobre 2013 (ore 16.42) alla Redazione Report). Oggetto: I: richiesta intervista Report Rai3 - Prof. Assennato

Spett.le Redazione Report,
in riferimento alla richiesta di una intervista ulteriore avanzata dalla dr.ssa Giannini per martedì 25 ottobre p.v., attese anche le Vostre esigenze redazionali, devo precisare di non avere disponibilità di tempo nell'immediato. Ciò anche in considerazione del fatto che nell'ultima intervista, cui ho prestato la massima disponibilità, non sono stati rispettati i tempi assicurati a causa del ritardo della troupe, nonostante fosse a Voi noto il mio impegno per un convegno a Massafra nella stessa mattinata. L'intervista si è protratta sino a quando, intorno alle 10:30 mi sono dovuto allontanare nonostante la dr.ssa Giannini continuasse a rivolgermi domande mentre impegnavo l'ascensore dell'ufficio. Pertanto, non volendo in alcun modo sottrarmi all'intervista, poichè il tempo è per tutti prezioso, mi rendo disponibile a rispondere ai Vostri interrogativi per iscritto anche per consentire la risposta a domande tecniche molto specifiche, per le quali avrei comunque il diritto ( e il dovere) di consultare il mio staff.
Cordiali saluti,
Giorgio Assennato, Dg Arpa Puglia
Testo dell'email

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Mail di Giannini Sabrina di sabato 2 novembre 2013 (13.35) al Dg Giorgio Assennato. Re: I: richiesta intervista Report Rai3 - Prof. Assennato

Gentile Prof. Assennato,
in riferimento alla sua e-mail del 21 ottobre 2013, tralascio commenti sulla vicenda del ritardo della troupe (ossia della sottoscritta, che è autrice del servizio di Report quindi giornalista, e della cameramen). D'altro canto posso anche capire che fosse importante non tardare a una riunione del PD a Massafra con Ronchi. Ubi maior, minor cessat
Le ricordo però che avremmo potuto liquidare la questione se lei avesse autorizzato il Dott. Vitucci, dirigente del settore Agenti Fisici, che mi avrebbe mostrato il laboratorio presso Tecnolopolis. Dall'altra parte si potrebbe anche obiettare che tali laboratori e uffici DOVREBBERO essere accessibili al pubblico e ancor di più ai giornalisti che al pubblico devono per dovere (di cronaca) riferire.
Le ricordo anche che le sono stati dati due giorni di tempo (il lunedì successivo e il martedì) per rilasciare un'intervista che lei non ha voluto o potuto rilasciare nonostante la mia disponibilità a tornare a Bari da Taranto. Questo per amore di verità.
Veniamo al dunque, ovvero alle mie richieste:
l. il Dipartimento di Taranto è dotato di un laboratorio radioattività e se si quali risultati ha prodotto? 2. il Centro Regionale Radioattività è funzionante? 3. L'esito dei campionamenti di radioattività fatti all’Ilva o a Taranto come peraltro previsto dai Piani di Monitoraggio e Controllo concordati con ISPRA; 4. Quanto costano i 15 fisici che lavorano tra Taranto-Bari e direzione e cosa hanno prodotto sulle tematiche radioattività, rumore sulla problematica Ilva; 5. Perché non sono stati trasmessi gli esiti della analisi chimiche e microbiologiche effettuate nell'ultimo anno da Arpa ed Ispra nell'ambito del controllo ordinario AIA? Mancano tutti gli esiti dei controlli su acque, rifiuti, emissioni. Come è possibile visto che la responsabile del Laboratorio di Taranto e del Dipartimento svolge anche la funzione di Dirigente del Servizio Ambiente della Provincia di Taranto? 6. Come mai non risulta ancora insediato il Centro Regionale Aria (CRA) presso il dipartimento di Taranto come previsto dalle delibere di Giunta Regionale? L'Arpa ha ricevuto 4 milioni di euro dal 2010 per la realizzazione di tale Centro, tutt'oggi esistente solo sulla carta. LE CHIEDO INOLTRE gli esiti del piano di rientro del benzo(a)pirene, ovvero sugli esiti del wind days che a detta delle società coinvolte (Ilva, Eni, Enipower, Cementir) non solo non ha sortito alcun effetto ma ha creato danni agli impianti in quanto una riduzione repentina di materie prime crea, di fatto, problemi tecnologici a valle.
Saluti cordiali,
Sabrina Giannini
Testo dell'email
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Documento Arpa Puglia trasmesso via mail Protocollo 63080 del 6 novembre 2013 a Sabrina Giannini. Oggetto: Nota di risposta ARPA Puglia ad istanza Sabrina Giannini, prot, 0063072 del 06.11.2013

Gentile dottoressa,
nel file allegato troverà le risposte preparate dalla nostra struttura. Non per una insensata "captatio benevolentiae" ma per rispetto del servizio pubblico che Report svolge, abbiamo anticipato la risposta in modo da poterla rendere eventualmente fruibile in tempo utile. Ci tengo però a precisare che per noi tutti i nostri interlocutori hanno la dovuta rilevanza. Non ci sono quindi interlocutori privilegiati rispetto ad altri. In una logica puramente utilitaristica qualcuno avrebbe potuto collocare Report su una scala prioritaria dato l'evidente impatto nella coscienza dell'opinione pubblica rispetto ad una riunione di partito, che in questo momento storico presenta indici di gradimento da prefisso telefonico. Ma dirigo un'agenzia di protezione ambientale, che deve rendere conto pubblicamente delle proprie prestazioni ambientali. Quando ho ricevuto la sua telefonata , ho chiarito che avevo già fissato l'impegno a Massafra per le 10:30. Questo è il motivo per cui ho dovuto interrompere l'intervista (in ogni caso sono arrivato in ritardo). Penso comunque che una risposta scritta sia più informativa rispetto ad un approccio immediato, magari più spettacolare ma meno adatto per funzioni tecniche che richiedono la necessaria elaborazione.

Cordiali saluti.
Giorgio Assennato
Testo del'email

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