Ilva: sequestro patrimonio gruppo Riva in 24 città
Sono 24 le città interessate dal sequestro preventivo, funzionale alla
confisca per equivalente, di beni immobili, disponibilità finanziarie e
quote societarie per una somma complessiva di oltre 916 milioni di euro,
riconducibile a 13 società del Gruppo Riva, eseguito ieri dalla Guardia
di Finanza, su disposizione del gip del tribunale di Taranto Patrizia
Todisco, nell'ambito dell'inchiesta della Procura ionica a carico dei
vertici del gruppo Riva per associazione per delinquere finalizzata al
disastro ambientale. Il sequestro ha interessato le città di Milano,
Taranto, Roma, Genova, Cagliari, Modena, Parma, Reggio Emilia, Sondrio,
Varese, Potenza, Bolzano, Savona, Bergamo, Brescia, Verona, Napoli,
Salerno, Bari, Vercelli, Como, Massa Carrara, Lecco e Cuneo. In
particolare, sono state interessate nove società controllate in via
diretta, e indiretta in forma dominante, dall'Ilva, tre società
controllate in via diretta, in forma dominante, da Riva Forni Elettrici,
e una società controllata mediante influenza dominante dalla holding
Riva Fire. A conclusione di questa fase, sono stati sequestrati beni
immobili per oltre 456 milioni di euro, disponibilità finanziarie per
oltre 45 milioni di euro, e azioni e quote societarie per circa 415
milioni di euro. Sono stati sequestrati anche un centinaio di automezzi,
il cui valore complessivo è ancora da quantificare.
Il provvedimento, quest'ultimo come quello del maggio scorso, non
riguarda la fabbrica di Taranto, è stato spiegato, la cui produzione e
attività sono salvaguardate dalla legge 231 dello scorso dicembre. Il
lavoro investigativo è tuttavia andato avanti e ora la Finanza ha
bloccato beni e conti di altre società della "galassia" Riva. (ANSA)
Il commissario dell'Ilva, Enrico Bondi, in base al decreto 61 del giugno scorso, poi convertito l'1 agosto nella legge 89, ha chiesto al gip lo sblocco delle somme liquide sequestrate
per finalizzarle all'opera di risanamento ambientale del siderurgico,
ma il magistrato non si è ancora pronunciato sulla richiesta. Contro il
sequestro dei beni per 8 miliardi il gruppo Riva ha fatto ricorso al
Riesame che però l'ha respinto e ora i legali dovrebbero presentare un
nuovo ricorso alla Corte di Cassazione. (Rep)
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