Una delegazione del Comitato
Cittadini e Lavoratori dell'Ilva di Taranto incontra gli operai degli
stabilimenti del gruppo siderurgico Riva in Germania.
Stessa gestione e proprietà, ma due modi diversi di
concepire il controllo pubblico di un importante sistema produttivo.
Meno di un anno fa, 29 novembre 2012, Emilio Riva, fondatore
dell'omonimo gruppo leader nel settore della produzione dell'acciaio in
Italia, fu proclamato "imprenditore dell'anno” dall'associazione di
imprenditori della Valcamonica. Né il capostipite e nessuno dei figli
poté ritirare personalmente il riconoscimento: erano tutti agli arresti
domiciliari per associazione a delinquere, disastro ambientale e
concussione in riferimento alla gestione dell'impianto siderurgico di
Taranto. Nel 2002, anche la presidenza della Repubblica federale tedesca
riconobbe e premiò con una onorificenza "l'impegno in campo economico e
sociale” di Riva. Dal 20 al 23 settembre, gli operai del Comitato
Cittadini e Lavoratori dell'Ilva di Taranto, hanno incontrato a Berlino
operai e cittadini dei due stabilimenti del gruppo Riva in Germania,
operai e cittadini tedeschi allarmati dalle notizie sul "caso Ilva di
Taranto” apparse anche sui quotidiani locali e nazionali. È stata
un'occasione di confronto tra due sistemi di gestione e controllo
pubblico, quello tedesco degli impianti del Brandeburgo e di Hennigsdorf
e quello italiano di Taranto, profondamente diversi. (Funkauseuropa)
AUDIO E LINK
- Ascolta il servizio di Gerardo Fragione
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