venerdì 20 settembre 2013
Impossibile! Riva ha già comprato tutti i supereroi!
Ilva, Bondi chiede più poteri
Mentre l’Ue si appresta ad aprire una procedura d’infrazione sull’Ilva, il governo cerca di sventare il blocco dell’azienda causato dai sequestri della magistratura, sotto la minaccia di dimissioni dello stesso commissario straordinario Enrico Bondi. Sebbene il diretto interessato smentisca, come pure il ministero dello Sviluppo economico, fonti ministeriali ieri confermavano un vertice pomeridiano in cui Bondi avrebbe puntato i piedi, elencando i problemi di liquidità legati alla rigidità della gestione del custode giudiziario Mario Tagarelli, chiedendo e, pare, ottenendo dal ministro Flavio Zanonato maggiori poteri.
In mattinata, Zanonato aveva incontrato un rappresentante della famiglia Riva, Tagarelli e il sottosegretario Claudio De Vincenti, nel tentativo di evitare un decreto di modifica del codice di procedura penale, per garantire un uso più elastico di fondi e proprietà sequestrate e dare così al custode tutti i poteri per far riprendere l’attività.
Si lavora, insomma, a un accordo con l’autorità giudiziaria, per non intervenire sulla normativa (intervento su cui già si annunciano polemiche), ma garantendo il prosieguo delle attività che, se bloccate, avrebbero anche un costo in termini di cassintegrazione. «L’azienda chiederà al gip di poter disporre delle somme per riattivare l’attività produttiva. I Riva e il custode giudiziario stanno cercando un percorso per risolvere il problema», ha spiegato Zanonato, mentre il presidente dell’azienda Bruno Ferrante si è riferito al pagamento degli stipendi: «Gli stipendi di settembre sono stati pagati, ora puntiamo a pagare gli stipendi che scadono il 10 di ottobre». (SecoloXIX)
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