Sarà questa che viene una settimana di fuoco per l'Ilva di Taranto, cadenzata da "caldi appuntamenti" che "scottano". Non solo scadenze giudiziarie ma anche ambientali.
Questa la nota stampa dell'AGI
(AGI) - Taranto, 27 ott. - Si apre una settimana importante per
l'Ilva di Taranto con scadenze giudiziarie e ambientali che si
intrecciano. Nei prossimi giorni saranno infatti notificati gli
avvisi di conclusione dell'indagine relativa al reato di
disastro ambientale dello stabilimento siderurgico, inchiesta
deflagrata a luglio del 2012 e che in un anno ha visto
sequestri e arresti, gli ultimi dei quali avvenuti lo scorso
settembre (cinque cosiddetti "fiduciari" di Riva, la struttura
di "governo parallelo" della fabbrica attraverso la quale la
famiglia Riva si assicurava il controllo delle attivita'). Una
cinquantina gli avvisi di conclusione delle indagini che fara'
notificare la Procura di Taranto e riguarderanno oltre alle
persone gia' arrestate nei mesi scorsi - tra cui gli ex
presidenti dell'Ilva, Emilio e Nicola Riva, padre e figlio,
l'ex direttore dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso,
l'ex consulente dello stabilimento di Taranto, Girolamo
Archina', l'ex presidente della Provincia di Taranto, Gianni
Florido, l'ex assessore all'Ambiente della Provincia di
Taranto, Michele Conserva -, anche Fabio Riva, vice presidente
del gruppo Riva, figlio di Emilio, colpito a novembre da
ordinanza di custodia cautelare in carcere ma che deve essere
ancora estradato dall'Inghilterra, nonche' esponenti della
pubblica amministrazione.
Non solo scadenze giudiziarie, con
l'impatto che inevitabilmente determineranno, per l'Ilva di
Taranto. Nella prossima settimana, infatti, ci sono anche due
scadenze che riguardano il risanamento della fabbrica
siderurgica e l'attuazione delle prescrizioni
dell'Autorizzazione integrata ambientale rilasciata dal
ministero ad ottobre 2012.
Il 30 ottobre, al Comune di Taranto,
si riunira' la conferenza dei servizi prevista dal Suap
(Sportello unico delle attivita' produttive) chiamata ad
esaminare i progetti per la copertura di tre parchi minerali
piccoli e di un'area di gestione dei rottami ferrosi. I parchi
intereressati sono omo-coke (miscela di minerali di ferro
destinati alla sinterizzazione e carbon coke) e agglomerato
nord e sud (sinterizzato di minerali di ferro per gli
altiforni). La superficie complessivamente coperta sara' pari a
74.120 metri quadrati. Le coperture dei parchi omo-coke e
agglomerato nord e sud saranno formate da strutture in legno
lamellare, con fondazioni in calcestruzzo armato, di forma e
dimensioni differenti in funzione delle macchine operatrici che
lavorano all'interno dei capannoni.
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