STRASBURGO - Dopo Bruxelles anche Strasburgo decide di investigare sugli
effetti che le emissioni dell'Ilva avrebbero sulla salute degli
abitanti di Taranto. La Corte europea dei diritti umani ha infatti reso
noto di aver giudicato, in via preliminare, ricevibile il ricorso
presentato dai familiari di Giuseppina Smaltini, morta di leucemia il 21
dicembre scorso.
Nel ricorso i familiari sostengono che la malattia della donna e' stata
causata dalle emissioni prodotte dall'Ilva. Nel comunicare al governo
italiano la ricezione del ricorso, la Corte di Strasburgo chiede a Roma
di dimostrare di aver fatto quanto doveva e poteva per accertare che non
ci fosse alcun nesso tra le emissioni della fabbrica siderurgica e la
leucemia che ha ucciso Giuseppina Smaltini. La donna, ammalatasi nel
2006, aveva presentato una denuncia alla procura di Taranto contro
l'Ilva che riteneva responsabile della sua leucemia. Ma per ben due
volte la procura ha deciso di rigettare il suo ricorso ritenendo le
prove di un nesso tra emissioni e malattia insufficienti. Secondo il
marito e i due figli della Smaltini le indagini della procura non sono
state condotte adeguatamente.
Inoltre nel ricorso viene sostenuto che essendoci invece un nesso tra le
emissioni dell'Ilva e il tasso di malati di cancro a Taranto, lo Stato
ha violato il diritto alla vita di Giuseppina Smaltini.
I giudici di Strasburgo vogliono quindi ora sapere quali dati avesse a
disposizione la magistratura di Taranto quando esaminò la denuncia e se
le indagini sono state condotte con la dovuta attenzione. Inoltre la
Corte chiede se lo Stato abbia fatto tutto quanto in suo potere per
proteggere la salute e quindi la vita della donna. (ansa)
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STRASBURGO - Dopo Bruxelles - con la procedura d'infrazione avviata sul caso Ilva
e la Commissione Ue che si aspetta una replica delle autorità italiane
''entro fine novembre'' - anche Strasburgo decide di investigare sugli
effetti che le emissioni dell'Ilva avrebbero sulla salute degli abitanti
di Taranto, mentre gli ambientalisti continuano la battaglia contro i
ritardi dell'adempimento dei dettati dell'Aia, l'autorizzazione
ambiantale integrata. Lo fanno con un nuovo video diffuso da Peacelink
sui fumi e le polveri del siderurgico.
GUARDA IL VIDEO DELLE EMISSIONI
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