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Poi non stupiamoci se i giornalisti dal sensazionalismo facile (o indotto...) ci mettono un attimo a suonare le campane della bonifica.
La caratterizzazione serve solo a sapere quali e quanti inquinanti ci sono, è utile per pianificare la bonifica ma NON E' LA BONIFICA!!!
Adesso si spenderanno in campionamenti e festicciole i bruscolini del Ministero (denaro pubblico...), per la felicità di qualche impresa al lumicino (sicuramente neanche locale). Speriamo almeno vengano fuori i risultati veri...
Il tutto aspettando i miliardi che l'Ilva non mostra nessuna voglia di scucire!
Ilva: domani parte caratterizzazione falda nel Tarantino
Domani sarà avviata la caratterizzazione della falda profonda dell'area a sud di Statte, uno dei due comuni - l'altro è quello di Taranto - dove sono previsti interventi di disinquinamento in base alla legge 171 del 4 ottobre 2012. Il progetto rientra nella bonifica dell'area esterna all'Ilva.
La caratterizzazione ha impegno di spesa di 400 mila euro e servirà a valutare il livello dell'inquinamento della falda profonda e la natura degli inquinanti. Per la bonifica dall'inquinamento dell'area Pip (Piano insediamento produttivo) a sud del Comune di Statte sono disponibili complessivamente 37 milioni di euro. Il protocollo di intesa è stato sottoscritto il 30 luglio scorso al ministero dell'Ambiente. In seguito la cabina di regia presieduta dal commissario alla bonifica, Alfredo Pini, ha approvato l'iter.
Domani, alle 11, nell'aula magna della scuola media 'Leonardo Da Vinci', è prevista una cerimonia con la presenza di esponenti del Governo e della Regione Puglia. Il Comune di Statte procederà anche all'apertura delle buste con le offerte per la caratterizzazione di tutta l'area urbana grazie a una dotazione di un milione e mezzo di euro proveniente da fondi regionali.
Gli interventi per Taranto riguarderanno invece il quartiere Tamburi e il Mar Piccolo.
Fino a questo momento per gli interventi di bonifica del capoluogo ionico e Statte sono stati stanziati 119 milioni di euro. Il Comune di Taranto inizierà con lavori di disinquinamento che riguarderanno le scuole del rione Tamburi.
Si tratta di un intervento di 8,5 milioni e l'avvio è previsto per i primi mesi del 2014. Le imprese dovranno presentare entro il 28 ottobre le offerte per l'appalto dei lavori di caratterizzazione delle aree esterne alle scuole Deledda, De Carolis e D'Aquino. (ANSA).
Come volevasi dimostrare ecco un titolo da "giornalai":
ILVA di Taranto: parte la bonifica all’area esterna
Ammonta a 37 milioni il costo dell'intervento per la bonifica dall'inquinamento dell'area Pip (Piano insediamento produttivo) a sud del Comune di Statte, alle porte di Taranto.
Il relativo protocollo di intesa e' stato sottoscritto a luglio scorso al ministero dell'Ambiente e tutto l'iter progettuale e burocratico e' stato poi approvato dalla cabina di regia presieduta dal commissario alla bonifica, Alfredo Pini, e di cui fanno parte enti locali, ministero, Arpa Puglia e Ispra. Il cantiere che si apre domani riguarda la caratterizzazione della falda profonda per una spesa di circa 400mila euro. "La caratterizzazione - spiega il sindaco Miccoli - e' l'intervento preliminare che ci permettera' di valutare il livello dell'inquinamento della falda profonda e la natura degli inquinanti che l'hanno colpita in modo da poter poi approntare il successivo intervento". Ma Statte, la cui area confina con lo stabilimento siderurgico dell'Ilva, si accinge a mettere in cantiere anche un altro intervento di disinquinamento. "Il 21 ottobre prossimo - afferma ancora il sindaco - apriremo le buste con le offerte per la caratterizzazione di tutta l'area urbana. Si tratta di un lavoro di un milione e mezzo di euro proveniente da fondi regionali. Vogliamo sapere le caratteristiche dell'inquinamento che ha colpito il terreno nel nostro comune, considerato che anche noi, al pari di Taranto, anni fa abbiamo dovuto vietare all'attivita' di pascolo parte del territorio perche' gli inquinanti presenti nel terreno, una volta ingeriti dagli animali, avrebbero anche contaminato la catena alimentare". Infatti, tempo addietro proprio la presenza di diossina e altri inquinanti in un raggio di 20 chilometri dallo stabilimento dell'Ilva, ha portato le autorita' sanitarie di Taranto non solo a vietare il pascolo, ma anche a far abbattere diverse centinaia di capi animali, tra capre e pecore, risultate contaminate agli accertamenti.
La bonifica dall'inquinamento dell'area esterna all'Ilva di Taranto (comuni di Taranto e Statte) e' regolata da una legge, la numero 171 del 4 ottobre 2012. La dotazione complessiva prevista dalla legge e' di 396 milioni, essendoci anche interventi finalizzati al rilancio dello sviluppo economico dell'area, mentre alla sola bonifica sono riservati 119 milioni di euro. Diversi progetti, pero', non hanno ancora l'intera copertura finanziaria. Tra le priorita' che il Comune di Taranto ha candidato alla bonifica, ci sono le scuole del rione Tamburi, tutte particolarmente esposte all'inquinamento causato dallo stabilimento siderurgico. Si tratta di un intevento di 8,5 milioni il cui avvio e' previsto all'inizio del 2014. Gia' effettuata, nelle scorse settimane, la fase progettuale a valle dell'intesa che il Comune di Taranto ha sottoscritto a luglio col ministero dell'Ambiente. Il 28 ottobre, intanto, scadono i termini entro i quali le imprese devono presentare al Comune di Taranto le offerte per l'appalto dei lavori di caratterizzazione delle aree esterne alle scuole Deledda, De Carolis e D'Aquino, tre di quelle soggette a intervento nel quartiere Tamburi. Dall'affidamento dell'appalto, ci sono 68 giorni per stabilire livello e natura degli inquinanti. La caratterizzazione, cosi' come per l'area di Statte, e' il primo step in vista del successivo intervento di bonifica con rimozione, tra l'altro, dei primi 30 centimetri di terreno inquinato e sostituzione con nuovo terreno. Un primo accertamento fatto da Arpa Puglia nell'area esterna alla scuola Deledda ha giá riscontrato, a ottobre 2010, livelli elevati di benzoapirene tant'e' che la stessa area e' stata vietata al transito. Fra le altre azioni di bonifica, c'e' infine quella per il Mar Piccolo di Taranto dove e' in corso uno studio preliminare dell'Arpa sugli inquinanti e su quale metodologia usare. A causa dell'inquinamento, la produzione di cozze del primo seno di Mar Piccolo e' stata distrutta per due anni consecutivi (2011 e 2012) e in seguito trasferita in una nuova area, non contaminata, del Mar Grande. (AGI).
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