venerdì 11 ottobre 2013

L'Onnipotente

Fra Ilva e nuove discariche, ecco il nuovo piano ambientale (online)

PRIMA IL RISANAMENTO - Il sub commissario dell’Ilva, Edo Ronchi, è stato chiaro: «Gli impianti dell’Ilva fermati per i lavori dell’Autorizzazione integrata ambientale non ripartiranno se prima non saranno stati risanati».  I lavori dell’Autorizzazione integrata ambientale nell’Ilva di Taranto subiranno un ritardo di sette mesi sul previsto, una rimodulazione dei tempi dell’Aia che restano compresi sempre nei 36 mesi previsti dall’Aia ma che «non partiranno più da ottobre 2012, data di rilascio dell’Aia, ma dal giugno scorso, ovvero da quando il commissario Enrico Bondi e io ci siamo insediati». Nell’occasione Ronchi ha annunciato che entro dicembre sarà pronto anche il il progetto per la copertura del parco minerali primario dell’Ilva, giudicato tra i più importanti ai fini della protezione dell’ambiente circostante.
NIENTE BLOCCHI PER I SEQUESTRI - Da Roma è arriva invece il perfezionamento dell’ennesimo decreto per Ilva, che contiEne il via libera sulle due discariche: una per rifiuti pericolosi (200mila metri cubi il primo lotto), l’altra per i non pericolosi (4 milioni di metri cubi). Le relative procedure di autorizzazione erano bloccate da anni. Dal decreto emerge anche che Il commissario dell’Ilva, Enrico Bondi, avrà poteri anche sulle società controllate e, molto importante visti i pregressi, che in caso di sequestro preventivo ai fini della confisca per equivalente, l’attività produttiva non si ferma, il custode-amministratore giudiziario ha ora  solo un ruolo di controllo e non più di gestione.
LA SQUADRA ECOLOGICA - E proprio sul versante del risanamento si segnala da un lato l’accordo fra l’Ilva, il Politecnico di Bari e l’Università del Salento per avviare alla formazione i primi 15 ingegneri neo laureati e neo assunti che rafforzeranno l’area tecnico-operativa del siderurgico di Taranto. A firmare ieri la convenzione sono stati il commissario dell’Ilva, Enrico Bondi e i rappresentanti del centro interdipartimentale «Magna Grecia» del Politecnico e del dipartimento di Scienze dell’economia dell’Università del Salento. «I giovani laureati saranno assunti con contratto di apprendistato» e destinati sia nelle aree di produzione dello stabilimento che nel nuovo dipartimento che Bondi ha voluto per seguire tutti i lavori prescritti dall’Autorizzazione integrata ambientale rilasciata dal ministero all’Ilva il 26 ottobre 2012. Ai primi 15 assunti, ne seguiranno altri 15 e Bondi ritiene che: «questo progetto possa diventare un modello di sviluppo delle risorse umane. Obiettivo del programma  è quello di creare un team di professionisti che facciano dell’attenzione ai temi ambientali il pilastro della propria cultura professionale». L’idea di allestire un dipartimento per l’Aia era  annunciata a fine luglio e adesso si entra nella fase operativa, secondo Ronchi ha detto che l’azienda ha circa 30 cantieri pronti a partire in varie aree dello stabilimento.
IL PIANO AMBIENTALE - Buone notizie anche dai tre esperti, nominati lo scorso 14 luglio per occuparsi del Piano ambientale, Lucia Bisceglia, medico epidemiologo, dirigente dell’Arpa Puglia, Giuseppe Genon, docente di Ingegneria dell’ambiente al Politecnico di Torino e Marco Lupo, commissario all’Emergenza rifiuti della Regione siciliana e già dirigente del ministero dell’Ambiente. E’ online sul sito del Ministero dell’Ambiente (minambiente.it), lo schema di piano delle misure e delle attività di tutela ambientale predisposto dal comitato. Per trenta giorni da oggi si terrà la consultazione pubblica su quanto proposto. Le osservazioni allo schema di Piano dovranno essere inviate all’indirizzo di posta elettronica commissariostraordinario@gruppoilva.com. Nella mail andra’ specificato come oggetto: Osservazioni a Piano ambientale Ilva.
IL MONITORAGGIO -   Nel documento si sottolineano le priorità e le attività da esperire necessariamente: «Nella riunione tenutasi a Roma è emersa l’importanza di indicare nel progetto della rete quali metalli si intende rilevare e la loro correlazione con le diverse fonti di impatto che insistono sull’area in esame allo scopo di individuare dei possibili traccianti di ciascuna sorgente».
Ma non basta perché:
È inoltre emersa l’esigenza di includere nello studio altre indagini, come il bioaccumulo di IPA, diossine e furani, identificati anche nello studio VDS come potenziali pericoli. Obiettivo del rapporto di valutazione del danno sanitario (vds) è: informare annualmente i decisori ed il pubbli co sui cambiamenti, nelle comunità esposte, dello stato di salute connesso a rischi attribuibili all’attività degli stabilimenti in esame; fornire ulteriori elementi di valutazione per il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale per indirizzarla a soluzioni tecniche più efficaci nel ridurre i potenziali esiti sanitari indesiderati; valutare l’efficacia in ambito sanitario delle prescrizioni.
E ancora:
Vi sono poi importanti indicazioni, sia ambientali che sanitarie, ad approfondire l’esposizione a metalli pesanti con riferimento, ad esempio, ad arsenico, cadmio, cromo, manganese, mercurio, nichel, piombo e vanadio, comunque verificando la disponibilità di dati ambientali associati. Un elemento di particolare criticità è poi rappresentato dagli inquinanti organici persistenti e in particolare diossine e furani (PCDD/F) e policlorobifenili (PCB): le evidenze prodotte non sono tali da sollevare rilevanti elementi di preoccupazione, ma tutti gli studi concordano nella necessità di ulteriori approfondimenti, legati in particolare allo studio della catena alimentare, dal momento che la principale via di assorbimento di questi inquinanti è rappresentata dall’ingestione di prodotti contaminati. Pertanto, all’esecuzione del biomonitoraggio sarebbe opportuno affiancare uno studio della catena alimentare, attraverso la raccolta di dati sulla contaminazione di suolo, vegetazione, aria e un’indagine sulle abitudini alimentari dei soggetti sottoposti all’analisi.
Accanto ai contaminanti, al fine di interpretare correttamente i risultati, si renderebbe necessario prevedere l’esecuzione di ulteriori analisi di accompagnamento, quali almeno il dosaggio della creatinina urinaria (per valutare la funzionalità renale) e della cotinina urinaria (per correggere in funzione dell’abitudine al fumo di sigaretta).
LA CONSULTAZIONE - Il biomonitoraggio secondo gli esperti dovrebbe quindi accompagnare quello degli inquinanti in modo di vegliare allo stesso tempo sulla salute del territorio e su quella dei cittadini. Una questione che il documento che si compone di un centinaio di pagine, pone ora all’attenzione del pubblico, che ha un mese di tempo per analizzare il documento e proporre le sue osservazioni. (Giornalettismo)

Riva, pieni poteri al commissario Ilva

Il commissario dell'Ilva, Enrico Bondi, avrà poteri anche sulle società controllate. Approvate le discariche nel siderurgico di Taranto. In caso di sequestro preventivo ai fini della confisca per equivalente, l'attività produttiva non si ferma e il custode-amministratore giudiziario ha solo un ruolo di controllo e non più di gestione.

Sono i tre punti fondamentali del pacchetto Ilva al quale il Senato ieri pomeriggio ha dato il via libera. Il pacchetto è compreso nell'articolo 12 del disegno di legge n. 1015 di conversione del decreto n. 101 del 31 agosto scorso sulla Pubblica amministrazione. Nel decreto il governo aveva inserito solo l'autorizzazione delle discariche per evitare che la bonifica dello stabilimento di Taranto si bloccasse. Nei giorni scorsi, poi, il Senato ha introdotto anche la parte relativa all'ampliamento dei poteri commissariali di Bondi e alla revisione della disciplina del sequestro preventivo. Questi ultimi emendamenti hanno prima ricevuto il via libera della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama e ieri dell'aula. Il provvedimento va ora alla Camera – per la definitiva conversione – che dovrà approvarlo entro il 30 ottobre.

La norma sul sequestro preventivo stabilisce che il custode amministratore giudiziario consente l'uso, da parte degli organi societari, dei beni sequestrati. Questo «esclusivamente al fine di garantire la continuità e lo sviluppo aziendali, esercitando i poteri di vigilanza e riferendone all'autorità giudiziaria. In caso di violazione della finalità – si precisa ancora – l'autorità giudiziaria adotta i provvedimenti conseguenti e può nominare un amministratore nell'esercizio dei poteri di azionista».

Tutto è nato col sequestro che il gip di Taranto, Patrizia Todisco, nell'ambito dell'inchiesta sul disastro ambientale dell'Ilva, ha disposto ai primi di settembre su Riva Acciaio. A seguito del sequestro, la proprietà ha fermato sette stabilimenti nel Nord e messo in libertà 1.300 operai sostenendo di non poter più andare avanti. Dopo 17 giorni di fermo, un accordo al ministero dello Sviluppo economico tra banche, custode giudiziario e Riva Acciaio ha normalizzato la situazione. Era tuttavia rimasta l'esigenza di normare meglio la materia proprio per evitare la paralisi delle aziende in caso di sequestro preventivo, cosa che appunto fa il provvedimento di ieri.

Lo stesso testo, inoltre, intervenendo sulla legge «Salva Ilva» (231/2012) precisa che «per beni dell'impresa si devono intendere anche le partecipazioni dirette e indirette in altre imprese». E quindi il commissario Bondi, oltre a occuparsi dei siti Ilva di Taranto, Genova e Novi Ligure, ha competenza anche sulle società controllate dalla stessa Ilva (nove in tutto). È una norma che mette ulteriormente in sicurezza l'Ilva ed evita che ci siano contraccolpi dal sequestro sul gruppo Riva, visto che i beni delle controllate sono stati sottoposti ai sigilli giudiziari. Bondi – recita il testo del Senato intervenendo sulla legge 89/2013 – ha anche «il potere di redigere e approvare il bilancio di esercizio e, laddove applicabile, il bilancio consolidato dell'impresa soggetta a commissariamento». Infine, c'è il via libera sulle due discariche: una per rifiuti pericolosi (200mila metri cubi il primo lotto), l'altra per i non pericolosi (4 milioni di metri cubi). Le procedure di autorizzazione erano bloccate da anni.(Sole24h)

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