giovedì 19 dicembre 2013

La speranza che viene dall'Africa

La dott.ssa Chiara Castellani oggi a Taranto 
alle ore 17 alla Libreria Gilgamesh


Quando pensiamo alla speranza, quando pensiamo alla solidarietà, e a valori umani e sociali, quando pensiamo alla quiete dopo la tempesta,  quando pensiamo alla meraviglia della vita, all'amore per la condivisione, quando pensiamo alla forza e alla determinazione, non possiamo che pensare a Chiara Castellani. Ne avevamo scritto tempo fa, ed in diverse occasioni. Lo facciamo anche oggi, perchè questa straordinaria donna coraggio presenterà oggi a Taranto un libro "Rita Levi Montalcini: aggiungere vita ai giorni". Ad ospitare l'evento la libreria Gilgamesh (via Oberdan a Taranto) che ha accolto l'iniziativa promossa dall'Associazione Peacelink, conosciuta non solo qui in territorio jonico soprattutto per le sue "battaglie ambientaliste" ma anche per le sue attività a favore dei più deboli.

Chi è Chiara Castellani?

Per chi ancora non la conoscesse, Chiara Castellani è un medico chirurgo, specializzato in ginecologia e ostetricia, che ha scelto di dedicare la sua vita ad una missione: salvare vite umane e promuovere il diritto alla salute in paesi poverissimi. 
Ha iniziato la sua attività a Waslala fra le montagne del Nicaragua, dove diventa per necessità medico di guerra. La "Doctora Clarita" si batterà qui per la pace e per la ricotruzione del paese. 
Terminata la missione in Nicaragua, parte per un'altra grande e difficile sfida, un vero e proprio impegno umanitario nella Repubblica Democratica del Congo. Esattamente a Kimbau, l'Aifo le affida la gestione di un ospedale abbandonato dai belgi. Non c'è nè acqua, e neppure corrente elettrica, i medicinali scarseggiano. In questo luogo dimenticato, immerso nella foresta, quattrocento ammalati ricevono le prime cure. "Mama Clara " in condizioni drammatiche riuscirà anche in piena guerra fra Mobuto e Kabila, a salvare tante vite. In questo contesto - come racconta nel suo libro Una lampadina per Kimbau -  a lume di candela sulla vecchia Olivetti scriverà lettere di denuncia gridando i massacri, le violenze e le crudeltà, il diffondersi di epidemie mortali. "Sono l'inevitabile corollario della povertà e dell'ingiustizia, delle sopraffazioni e delle violenze, delle complicità e delle responsabilità dei governi che sfruttano gli scontri etnici per i propri interessi economici e di potere". 
Diventa un passero con un'ala sola: il 6 dicembre 1992. In questo orribile giorno la sua vita si "spezzerà in due". A seguito di un incidente stradale, durante il viaggio che l'avrebbe riportata nella sua casa, a Kimbau, per rifornire di medicinali l'ospedaletto, perderà il braccio. Quel braccio indispensabile per poter operare e amputare gambe e braccia, la abbandonò."da colei che amputava sono diventata amputata" scriverà nel suo libro.  Una sorte che cambiò la sua vita, ma che la rese più forte.Non si arrese Chiara. Si rialzò più determinata e per aiutare gli "ultimi" così come aveva sempre fatto.
Il passero ad un'ala sola prosegue ancora oggi il suo viaggio di speranza, il suo impegno quotidiano, una scommessa: "non togliere ai poveri la possibilità di sognare un futuro diverso"
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Chiara Castellani presenterà il libro sulla vita di Rita Levi Montalcini, un'altra straordinaria donna che sebbene venga conosciuta per essere stata  una grande scienziata, poco si racconta di lei come strenua combattente per i diritti femminili e della sua sensibilità a favore dei più deboli. Grazie alla sua fondazione si è battuta per diffondere l'istruzione femminile in Africa.

"La Fondazione di Rita Levi Montalcini, infatti, sostiene i progetti di Chiara Castellani. Il volume riunisce dieci storie di coraggio, di determinazione, di grandi valori umani e sociali, al quale la stessa Chiara Castellani ha partecipato, raccontando la sua vita.
Chiara Castellani sarà accompagnata da Paolo Moro, che ha fatto da tramite in questi anni fra l’Africa e l’Italia nei progetti di solidarietà."

E' un appuntamento da non perdere!




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