giovedì 26 dicembre 2013

Fronte del porto..


Entro fine 2015 la piena operatività di 1.200 metri di banchina al Molo Polisettoriale del porto di Taranto





I principali interventi di riqualificazione del Molo Polisettoriale del porto di Taranto saranno realizzati entro la fine del 2015. In occasione degli auguri per le imminenti festività, il presidente dell'Autorità Portuale dello scalo pugliese, Sergio Prete, ha reso noto che l'ente ha infatti condiviso per le vie brevi con l'operatore privato Terminal Container Terminal (TCT) la data del 31 dicembre 2015 entro la quale sarà ripristinata la piena operatività di 1.200 metri di banchina con fondale -16.50 metri al Molo Polisettoriale, su cui la società gestisce il terminal per contenitori del porto. Prete ha precisato che «si è ritenuto, pertanto, in accordo con le pubbliche amministrazioni coinvolte nell'accordo generale del 2012 (l'“Accordo per lo sviluppo dei traffici containerizzati nel porto di Taranto” firmato il 20 giugno 2012 che prevedeva l'esecuzione entro 24 mesi degli interventi prioritari per la riqualificazione del terminal, ndr), di non procedere alla sottoscrizione di un addendum all'accordo medesimo, poiché i contenuti dello stesso restano validi e confermati in toto. Le parti - ha aggiunto Prete - si impegnano, comunque, ad un costante monitoraggio e verifica del cronoprogramma dello stato avanzamento dei lavori mediante frequenti incontri presso la presidenza del Consiglio dei ministri» Informando circa i più recenti sviluppi sullo stato di avanzamento delle opere di maggior rilevanza del porto di Taranto, prevalentemente connesse a tale Accordo, il presidente dell'Autorità Portuale ha comunicato che «la scorsa settimana sono stati emessi i pareri della Regione, del ministero dei Beni culturali e del ministero dell'Ambiente propedeutici alla conclusione della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale relativa all'intervento di dragaggio di 2,3 milioni di metri cubi di sedimenti in area Molo Polisettoriale e connessa cassa di colmata finalizzata all'ampliamento del Quinto Sporgente. Con conseguente e prossimo decreto del ministero dell'Ambiente - ha specificato Prete - si concluderà definitivamente l'iter approvativo del citato intervento di dragaggio e sarà possibile avviare le procedure di appalto per l'esecuzione dell'opera». Inoltre - ha proseguito - «in data 20 dicembre 2013 l'Autorità Portuale ha provveduto all'aggiudicazione definitiva - a valle di quella provvisoria intervenuta in data 20 novembre 2013 - dell'appalto per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell'ammodernamento della banchina di ormeggio al Molo Polisettoriale (primi 1.200 metri), intervento propedeutico al dragaggio».Si tratta di un intervento preliminare al dragaggio. I lavori, per 46,834 milioni su un importo a base d'asta di 61,758 milioni, sono stati assegnati al consorzio fra le imprese Cantieri Costruzioni Cemento, Salvatore Matarrese e Icotekne. «In merito all'intervento di riqualificazione della banchina e dei piazzali in radice del Molo Polisettoriale - ha aggiunto Prete - con autorizzazione paesaggistica (n. 72/2013 del 2 dicembre 2013), rilasciata dal Comune di Taranto, si è concluso l'iter approvativo del progetto definitivo. Nei primi mesi del 2014 potrà, pertanto, essere avviata la procedura di appalto per l'esecuzione della relativa opera». Infine Prete ha reso noto che «in data 18 dicembre 2013 l'Autorità Portuale ha provveduto all'aggiudicazione provvisoria dell'appalto per la progettazione esecutiva e la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria dell'edificio da destinare a uffici per la Sanità Marittima al Molo Polisettoriale. Tale opera - ha rilevato - consentirà allo porto jonico di candidarsi quale scalo PED (Punto di Entrata Designato riconosciuto dalla comunità europea.) per le merci di origine di origine vegetale, o comunque non di origine animale, in arrivo presso i punti di confine del territorio italiano, dove operano gli Uffici di Sanità Marittima (USMAF) strutture periferiche del ministero della Salute. Tale opera risulta di particolare importanza per la realizzazione di un progetto denominato “Fresh Port” che l'Autorità Portuale sta portando avanti, unitamente ad operatori pugliesi nel settore e con una società di livello internazionale che opera nel settore della commercializzazione di prodotti agroalimentari». (InformMare)
Lo stato di avanzamento dei lavori ma soprattutto la loro conclusione a dicembre 2015, sono stati condivisi «per vie brevi» con Taranto container terminal, informa l’Authority. E «in accordo con le pubbliche amministrazioni coinvolte nell’accordo generale del 2012», non si procederà più, come inizialmente previsto, «alla sottoscrizione di un addendum all’accordo poiché i contenuti dello stesso restano validi e confermati in toto. Le parti si impegnano comunque ad un costante monitoraggio e verifica del cronoprogramma dello stato avanzamento dei lavori mediante frequenti incontri presso la presidenza del Consiglio dei ministri».

L'accordo del 2012 prevedeva che i lavori per l'area del terminal container finissero a dicembre 2014 ma una serie di problemi hanno reso necessario, già nei mesi scorsi, riprogrammare la conclusione degli interventi che quindi slittano di un anno rispetto al termine iniziale. Un differimento che ha rischiato anche di provocare il disimpegno di Tct dal porto di Taranto. La società ha infatti osservato che senza un porto efficiente e competitivo, anche dal punto di vista della dotazione infrastrutturale, diventa difficile fronteggiare la concorrenza degli altri scali del Mediterraneo. Ora il nuovo accordo sui lavori dovrebbe aver scongiurato il rischio che Tct vada via. (GdM)


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