Di Stefano, però, sappiamo che possiede una pistola («la porto da quando giravo nei quartieri degradati per fare campagna contro l’Aids», racconta) e da oggi due veline personali.
«Le ‘veline’ del sindaco – scrive Repubblica – due belle ragazze ‘infiocchettate’, perfette per affiancare il primo cittadino di Taranto durante la presentazione del programma natalizio nella città jonica. Minigonna, scollatura e fiocco rosso, conciate per le feste».
Io non so se Stefàno sia un bravo sindaco o no, dunque, ma non posso fare a meno di notare che, in Italia, c’è solo un altro politico, ben più noto, che può vantare una fotografia con una pistola e numerose con delle veline: Berlusconi.
Il paragone è ingiusto, può darsi, ma l’occasione è buona per ribadire il concetto gaberiano: Berlusconi, un po’, siamo tutti noi.
Stefàno nello specifico lo è per maschilismo e “provincialismo” (perdoneranno le province, l’orrenda parola). E non è un granché per un sindaco che ha candidato la propria città come Capitale europea della cultura nel 2019. (Espresso)
Ecco un illustre riferimento culturale del nostro sindaco:
Qualunquemente |
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