Lunedì 16 dicembre 2013 presso la sede dell'Università degli Studi di Bari a Taranto, via Duomo, ex-caserma Rossarol, si svolgerà il convegno:
“Taranto, dal disastro
ambientale alle ecoalternative”
che ha lo scopo di dare continuità a quanto
realizzato, sempre presso questa sede, il 2 luglio scorso. Nella
suddetta occasione era stato rivolto l’invito a tutti gli studenti
universitari a realizzare tesi su Taranto e sulla riconversione
economica, in una prospettiva di sostenibilità ambientale. Furono
inoltre presentati due esempi di bonifica e riconversione: la Ruhr
(Germania) e Hammarby Sjostad (quartiere all’avanguardia di Stoccolma, Svezia).
In seguito alla visita al quartiere Hammarby Sjostad di Stoccolma si
intende descrivere quanto appreso in seguito alla visita stessa. La
visita al quartiere “green” della capitale svedese era stata appoggiata
dall’ex Direttore, prof. Antonio Uricchio con un’apposita lettera di
presentazione alle autorità cittadine e agli enti di ricerca,
condividendone le finalità di studio.
Nell’ambito dell’incontro del
16 dicembre si intendono inoltre presentare altre tesi di laurea di
studenti tarantini su problemi e soluzioni ecosostenibili.
Francesco
Scialpi parteciperà con la sua tesi in Sociologia dei Consumi dal
titolo "Le morti che non contano. L'Ilva a Taranto".
Deborah De Iure
descriverà invece i risvolti psicologici con: "Integrazione di metodi
nella ricerca psicosociale: il caso dell'Ilva di Taranto tra
rappresentazioni e identità".
Adriano Fonzino porterà la sua tesi
triennale in Ecologia dal titolo: "Bioaccumulazione di idrocarburi
policiclici aromatici (IPA) in isopodi detritivori da terreni
contaminati: ruolo dell'azione di fitorimediazione di Phragmites
australis."
Per concludere Daniele Marescotti illustrerà con
immagini e video la propria visita a Stoccolma e al quartiere
riconvertito di Hammarby Sjostad e presenterà la relazione “Bonifica e
riqualificazione di un quartiere inquinato: il caso di Hammarby
Sjostad”.
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