lunedì 13 maggio 2013

La dittatura della comunicazione

Ecco alcuni esempi di controllo e gestione delle informazioni che illustrano il valore strategico di un impresa e il potere delle lobby che dietro di essa si muovono.
Attraverso la comunicazione nei "salotti" della cultura, si completa quella mirabile operazione di propaganda mediatica nazionale, messa in atto per zittire i tarantini sconfessando l'operato della magistratura e di tutte le persone disinteressate che hanno prestato le loro professionalità per fare luce sulla vicenda Italsider-Ilva.
Da una parte l'ex ministro circense si circonda di addomesticati in un ambiente favorevole per continuare a difendere le sue vergogne.
Dall'altra avvocati allo sbaraglio promettono analisi rigorose a partire da un quadro falso e di parte: quello dell'accanimento contro un'Ilva buona e brava che ha speso tanto per "ambientalizzare" gli impianti e tutelare la salute di cittadini e operai...
Vista da qui fa ridere, ma anche, tanto, piangere di rabbia!
Per fortuna che c'è ancora chi porta lontano da qui la vera voce della città!

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Il primo link che consigliamo di "ascoltare", infatti, è la buona notizia!

Un racconto dalla Taranto di oggi, devastata da oltre quarant’anni di siderurgia, prima pubblica e poi privata. Una città alle corde, stretta tra lavoro che uccide, invalida e ammala, e i veleni – copiosi, irrefrenabili, mortali – rigurgitati dalla grande fabbrica.
Un ritmo – quello scandito dal ciclo integrale dell’acciaio – che si è impresso nella vita dei tarantini, piegando due generazioni di lavoratori. Un racconto complesso e articolato che ora esplode, con l’avvelenamento dell’aria, della terra, delle acque, e le emergenti malattie “ambientali”. Da qualche tempo queste colpiscono, in misura preoccupante, anche i bambini.
L’Ilva di Taranto, di proprietà del gruppo Riva, produce 10 milioni di tonnellate d’acciaio l’anno, e occupa oltre 12 mila dipendenti, cui vanno aggiunti i circa 3mila dell’indotto. Il gruppo Riva è il nono produttore mondiale d’acciaio. Il solo stabilimento tarantino gli frutta il 70 per cento della produzione.
Adattamento dell’omonimo ciclo in cinque puntate trasmesso da Rai Radio3 dal 15 al 19 ottobre 2012, nel programma Tre soldi.
Menzione Speciale al Premio annesso al Festival Internazionale di Giornalismo di Perugia 2013.
Prodotto da Ornella Bellucci
Anno 2013 © creative commons
per informazioni e richieste presentazioni: ornella.bellucci@gmail.com




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...che faccia tosta a parlare di dramma e poi dire che l'Ilva si è adoperata per efficienza e ecocompatibilità (dopo le condanne per mobbing e per morti bianche...)!

Il dramma ILVA. Profili di diritto ambientale e responsabilità dell’Ente” è l’argomento della relazione che l’avvocato Luciano Butti, partner dello Studio B&P Avvocati, terrà lunedì 13 maggio 2013 alle ore 16.45 presso l’aula Ederle della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Padova – Palazzo del Bo.
All’evento, organizzato da ELSA (European Law Student Association) parteciperà il professor Enrico Mario Ambrosetti, ordinario di Diritto Penale a Giurisprudenza. In occasione della conferenza sarà presentato il volume Diventare giurista di Luciano Butti.
«La conferenza incentrata su un caso di attualità come l’ILVA – spiega Giulia Funghi, Presidente di ELSA Padova – permette alla nostra associazione di porre in risalto le problematiche ambientali legate alle note vicende che hanno interessato il polo siderurgico di Taranto».
Dalla privatizzazione dell’ILVA, nel 1995, ad oggi, lo stabilimento è stato interessato da un impegnativo piano di ammodernamento tecnologico degli impianti anche per limitare l’impatto ambientale delle attività, rendendo al tempo stesso i processi produttivi più efficienti e sicuri. Nonostante questo nel 2012 sono state depositate preso la Procura della Repubblica di Taranto due perizie, una chimica e l’altra epidemiologica. I dati emersi, confermati dallo studio SENTIERI condotto dall’Istituto Superiore della Sanità sono drammatici: si registrano diossine, amianto e svariate altre sostanze tossiche; inoltre sono preoccupanti i dati sull’aumento del tasso di mortalità e di sviluppo di gravi patologie, in particolare tra i bambini e i neonati.
«Con questa conferenza speriamo di riuscire a dare risposta a diverse domande, – conclude Funghi – tra cui quale sia il modo per individuare un adeguato bilanciamento tra i valori della tutela della salute, dell’impatto ambientale e dell’occupazione». (venetoeconomia)


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Ed ecco l'ennesima "vetrina" di Clini


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