mercoledì 17 giugno 2009

La pecora nera...

Spulciando nel web, capita sempre più spesso di imbattersi nella"bestia nera" del rapporto con la cultura e il territorio.
Un esempio tragico e malvagio di scelleratezza ambientale e di violenza ignorante.
Uno spettro si aggira per l'Europa pronto a minacciare con il suo modello amministratori e città intere: è TARANTO!!!
Hai quanto è triste e vera questa miseria... s'i' fosse foco..., direbbe qualcuno!
Leggere per credere:

Presentata la Carta Archeologica di Velletri
(Velletri - Attualità) - Una partecipazione senza precedenti quella riservata alla presentazione del lavoro di Manlio Lilli. La sala Micara gremita, ha lasciato piacevolmente stupefatti gli stessi relatori che hanno commentato positivamente la massiccia affluenza. Un pubblico composto non solo da addetti ai lavori e rappresentati della politica ma semplici cittadini orgogliosi di un'opera che dà finalmente lustro alla città e alla sua storia. L'organizzazione dell'Aiv, capitanata da Sportelli e sponsorizzata dal Gruppo Di Silvio ha fatto da cornice all'evento. Una presentazione gestita da Tiziana Mammucari di Radio Antenne Erreci, ha avuto in apertura l'intervento di Monsignor Apicella che ha sottolineato l'importanza per un'enorme opera che aiuterà a valorizzare, apprezzare e difendere il patrimonio archeologico di Velletri, una «terra che può dare ancora tanto se debitamente amata».
Interessante anche l'intervento di Paolo Di Silvio che ha affermato che «la Cultura è patrimonio di tutti e parte integrante del tessuto sociale». Il contributo è continuato sottolineando l'importante ruolo storico archeologico di Velletri e la naturale «opportunità per l'economia della nostra città attraverso la promozione di itinerari archeologici collegati a quelli eno-gastronomici». Un importante accenno alla devastazione di un territorio meraviglioso come quello di Taranto, avvelenato dalla diossina delle industrie è un monito che non deve essere dimenticato. Attraverso invece "dinamiche virtuose" si può scoprire ed utilizzare il nostro "oro nero": la nostra storia.
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