giovedì 14 maggio 2009

I "pregiudizi ideologici" e le chiacchiere della Presty

La Prestigiacomo, questa sconosciuta!
Dobbiamo essere contenti di sapere che sta lavorando su Taranto?


Ministro Prestigiacomo, il Festival dell’Energia di Lecce, che si apre oggi, arriva nel pieno del dibattito nazionale e internazionale sulle nuove politiche energetiche, collocandosi tra il G8 e i prossimi importanti appuntamenti internazionali.
È un appuntamento molto importante. Un luogo in cui discutere di energia «laicamente », senza pregiudizi ideologici, senza steccati, con la consapevolezza che il tema dell’energia è centrale in ogni politica di sviluppo, anzi in ogni politica tout court, perché è sulla partita dell’energia che si giocherà il futuro del nostro paese e degli equilibri internazionali.

L'apertura del festival coincide con nuove polemiche enuovi timori legati alla eventualità di un sito nucleare in Puglia e, segnatamente, dopo l'ipotesi di Avetrana e Nardò, sulla costa di Ostuni. Come stanno le cose?
Le cose stanno che è davvero paradossale che un giornale pubblichi una mappa del Cnen degli anni 70 e si chieda al Governo nel 2009 di smentire. Il cosiddetto DDL sviluppo che contiene le norme sul nucleare, è ancora al vaglio del parlamento e, come è stato spiegato dal Governo in aula, la scelta dei siti avverrà su base scientifica e sarà un processo partecipato con regioni ed enti locali. Sono previsti referendum locali e forme di compensazione diretta per i cittadini delle aree interessate. A me pare che in questa polemica ci sia un gran sapore elettorale, una gran voglia di costruire un polverone sul nulla in vista del voto.

Non ritiene che la Puglia abbia già fatto e stia facendo la sua parte?
La Puglia fa la sua parte. In materia ambientale stiamo lavorando molto sul territorio, penso a Taranto, per risolvere i problemi di inquinamento. Dobbiamo stare attenti però a non cadere nella demagogia, che non affronta né risolve i problemi. Ciò di cui abbiamo bisogno sono soluzioni concrete. A quelle lavoriamo ogni giorno.

Leggi l'intervista completa (La Gazzetta del Mezzogiorno)

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