giovedì 21 maggio 2009

Le uova di Fiore: erano dosi di diossina per uso personale!

Ed ecco l'assessore Fiore che rassicura tutti: le pecore, le vacche, le capre, le galline e tutte le bestie ad eccezione degli uomini, a Taranto, devono mangiare cibi provenienti da fuori e non devono entrare in contatto con l'ambiente esterno. Di nostrano che hanno allora? L'anagrafe?
E che dire dei tarantini? E' meglio che mangino le patatine in scatola che le fave e cicorie?
Contraddizioni della politica? Mediazione sdrammatizzante necessaria? O presa per i fondelli?
Intanto sulle pagine di tutti i giornali imperversa il mistero Buffo: l'ultimo ingegnerino partorito dal portafogli Ilva che viene a farci la lezione sui dati dell'inquinamento e ci "racconta", o meglio si racconta (visto che l'incontro non era pubblico) che i dati forniti dall'Ilva stessa erano eccessivi e male interpretati.
In realtà dagli scarichi, ci pare forse di capire che escano prevalentemente margherite alla camomilla!
E la gente muore di cancro perchè ha letto male le percentuali?
Di certo un po' di uova, da qualche giorno ci avanzano pure... che ne vogliamo fare? Noi, un'idea, ce l'avremmo....

Uova con diossina/ Assessore Puglia, nessun rischio

"Come ho gia' avuto modo di specificare,ribadisco che non esiste alcun rischio per la salute umana collegato al consumo di uova prodotte dagli allevamenti certificati e soprattutto dagli allevamenti della nostra regione e della provincia di Taranto, che sono sottoposti a stringenti controlli da parte dei Servizi Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL di Puglia". Lo ha dichiarato l'assessore regionale alle politiche della salute, Tommaso Fiore, in riferimento alle notizie sulla presenza di diossina e PCB-simili in uova prelevate da un allevatore della provincia di Taranto. "I cittadini pugliesi devono aver ben chiaro che ogni azione dell'Autorita' Sanitaria e' tesa ad assicurare la sicurezza alimentare. "Nel caso del vincolo sanitario operato dal Dipartimento di Prevenzione dell'ASL di Taranto - ha proseguito l'assessore Fiore- va specificato che si tratta di un privato dedito alla produzione di uova destinate ad autoconsumo e non di un allevamento certificato con produzione destinata alla vendita al pubblico". "La presenza di diossina nelle uova oggetto di campionamento e'certamente correlabile al contatto con il terreno per probabile contaminazione dello stesso e, pertanto, in caso di allevamento in batteria di galline ovaiole, non sussiste in alcun modo tale pericolo. "Lo svolgimento delle attivita' previste dal piano straordinario approvato dalla Regione Puglia ed in atto nel territorio ionico devono rassicurare la popolazione della provincia di Taranto della massima attenzione e dello sforzoche le strutture dell'Assessorato alle Politiche della Salute,dell'ASL TA, dell'ARPA Puglia e dell'Istituto ZooprofilatticoSperimentale stanno producendo." (Affaritaliani)

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