lunedì 9 marzo 2009

Arsenale: 1600 lavoratori sostituiti con "hotel di lusso"

Arsenale e dismissioni, si riparte da zero. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa porterà a Cannes, alla fiera immobiliare che inizia domani, il progetto di locazione dei beni demaniali militari. L’idea è quella del fitto, non della vendita (che la legge non prevede). Finirebbero così a monte progetti già da tempo elaborati come quello sostenuto dall’Amministrazione comunale tarantina per trasformare l’incrociatore Vittorio Veneto e la stazione torpediniere in un museo storico. Non va dimenticato che le aree demaniali militari da dismettere nel territorio tarantino non sono poche e hanno grande valore storico e urbanistico: l’isola di San Paolo, Palazzo Brasini già sede della scuola reclute dell’Aeronautica per fare due esempi. Discorso diverso per l’Arsenale. Lo stabilimento attende da tempo segnali concreti di un rilancio che il ministero della Difesa ha più volte sbandierato. «Cederlo per farne altro – ha dichiarato Mimmo Bellangino sindacalista della Cgil – sarebbe l’ennesimo schiaffo alla città. Non sappiamo se la notizia è pura propaganda o è un pezzo di quella verità sull’Arsenale fatta a brandelli e resa nota a pezzi. Noi siamo fermi – ha detto ancora Bellangino – all’incontro del 13 ottobre col sottosegretario Cossiga: si parlò di rilancio, ora si parla di dismissioni, quando, in realtà, le dismissioni delle aree demaniali dovrebbero servire a trovare risorse per la manutenzione e la ripresa delle attività nello stabilimento tarantino. Questa decisione sarebbe l’ennesima alle spalle dei tarantini. All’Arsenale rischiano il posto 1600 lavoratori”.
FULVIO COLUCCI

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