venerdì 23 aprile 2010

Burgas: vogliamo la verità!

Comunicato stampa di Altamarea

Da notizie di stampa si apprende che sul litorale di Castellaneta Marina -Taranto giace dal 9 marzo 2010 la nave bulgara Burgas (7.000 tonnellate di stazza lorda per 124 metri di lunghezza e 23 di larghezza).
Il cargo, proveniente da Mariupol (Ucraina), il 28 febbraio 2010 avrebbe scaricato semilavorati metallici all'Ilva di Taranto e successivamente, dopo aver stazionato in un punto di mare imprecisato, sarebbe andato alla deriva, arenandosi in prossimità della battigia nella notte tra il 9 e il 10 marzo e insabbiandosi ancor più col passare dei giorni.
Le cause dell'incidente sono state fatte risalire alle pessime condizioni del mare reso burrascoso dal forte vento.
Le operazioni di recupero e rimozione del mercantile sono state affidate ad una società olandese Svitzer, ricondubile al gruppo Maersk.
A bordo della nave è restato l'equipaggio, composto da 19 membri.
Sempre dalla stampa si apprende che il 23 marzo 2010 due rimorchiatori della Capitaneria di porto di Taranto hanno avviato le operazioni finalizzate al disincaglio della motonave, in modo da ripristinare il battente d'acqua intorno al cargo per portarlo in condizione di galleggiamento e spostarlo successivamente in acque più profonde con l'ausilio dei rimorchiatori.

AltaMarea chiede alla Capitaneria di Porto ma anche a tutti gli Enti che devono tutelare la salute pubblica e l'ambiente di conoscere:

* quale sia lo stato delle operazioni di disinsabbiamento del cargo Burgas.
* quali siano le valutazioni su eventuali conseguenze ambientali.
* quali elementi conoscitivi siano stati acquisiti relativamente al carico, alla rotta, all'armatore e al noleggiatore del naviglio.
* quali elementi conoscitivi siano stati acquisiti sulle modalità dell'incidente, in particolare, per quali ragioni la nave non sia immediatamente ripartita dopo aver scaricato il materiale e dove essa abbia successivamente stazionato fino al 10 marzo.
* se sia stata effettuata un'ispezione a bordo e se sia stato effettuato un controllo eziologico del carico, anche con riferimento a possibili livelli di radioattività.
* se, trattandosi di area sic (sito di interesse comunitario), è stata fatta una preventiva relazione riguardo l'impatto delle opere di disinsabbiamento.

Altamarea, Coordinamento cittadini e associazioni

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