mercoledì 24 febbraio 2010

Aspettando il primo marzo 2

Il canto dell’esilio

Lascio i miei sogni
Parto col vento del rifiuto
Per un orizzonte senza visi senza grida
E il suo linguaggio chiuso
Dove ormai si allunga la grazia
Del povero e del disperso
Parto canticchiando un canto spettrale
Dei nostri antenati dalle piaghe riaperte
Che disegnano gli occhi del mio popolo
Testimoni dei miei tormenti
Parto per il paese dell’oblio
Dove nessuno vedrà il mio viso sigillato
Né consulterà la mia storia impastata
D’eredità lontane di polvere
Parto senza offerte
Come la morte senza tomba e senza insegne
Con la mia memoria spopolata
Nel silenzio della notte senza fine.

(Kama Kamanda - Congo)

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