La salute a Taranto. Ecco cosa si deve fare.
Taranto: dopo l'inquinamento la medicalizzazione?Cosa si deve fare ora per salvaguardare la salute dei tarantini? Indagini esaustive, prevenzione, promozione della salute e niente medicalizzazione inutile. Questo sostengono i direttori di Epidemiologia&Prevenzione nella nota editoriale che accompagna un importante articolo di Francesco Forastiere e Annibale Biggeri – periti del GIP Patrizia Todisco, del Tribunale di Taranto – in cui si descrivono gli interventi da avviare nella città dell'ILVA: sorveglianza ambientale ed epidemiologica di alta qualità e attenzione alla partecipazione dei cittadini. Come sostiene la sociologa Bruna De Marchi, a Taranto occorre costruire un progetto civico evitando 'soluzioni' calate dall'alto. Per questo il coinvolgimento della comunità locale è necessario se l'obiettivo è la realizzazione di un processo di prevenzione e di ricerca integrato e condiviso.Dopo il vaglio di una peer review molto rigorosa, sono finalmente disponibili online gli articoli scientifici sullo stato di salute delle popolazioni residenti attorno agli impianti dell'ILVA di Taranto. I risultati, già presentati dal ministro della salute Renato Balduzzi lo scorso 22 ottobre a Taranto, saranno pubblicati per esteso sul numero di Epidemiologia & Prevenzione in uscita a metà dicembre 2012. |
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Cosa si deve fare a Taranto? Prevenzione, indagini esaustive, promozionedella salute e niente medicalizzazione
Interventi di sanità pubblica a Taranto: la sorveglianzaambientale ed epidemiologica
Per costruire un processo integrato di ricerca e prevenzione a Taranto
Ambiente e salute a Taranto: studi epidemiologicie indicazioni di sanità pubblica
Studio esplorativo di biomonitoraggio tra gli allevatori dellemasserie della Provincia di Taranto
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