Ilva, in aula contro il no del gip
A novembre l'incidente di esecuzione
È stato chiesto dall'azienda dopo la decisione del giudice
al piano di interventi immediati per 400 milioni
Si terrà il 12 novembre prossimo dinanzi al tribunale
di Taranto (presidente Petrangelo, a latere Orazio e De Tommasi)
l'udienza per l'incidente di esecuzione chiesto dall'Ilva dopo il no del
gip Patrizia Todisco del 26 settembre scorso al Piano di interventi
immediati per 400 milioni di euro elaborato dall'azienda per risanare
dal punto di vista ambientale gli impianti attualmente sotto sequestro.
Secondo i legali dell'Ilva, la decisione se accogliere o meno il Piano
spettava alla Procura e non al gip.
IL PARERE NEGATIVO - La procura,
che comunque aveva espresso parere negativo sul piano, trasmise invece
le carte al gip ritenendo che nelle richieste dell'Ilva ci fosse anche
una modifica del provvedimento di sequestro degli impianti firmato dal
gip ed eseguito il 26 luglio scorso, provvedimento poi confermato dal
tribunale del Riesame. La battaglia giudiziaria apertasi tra Ilva e
Procura ha in calendario altri due appuntamenti a breve scadenza. Il 22
ottobre il tribunale del Riesame esaminerà il ricorso dell'azienda
contro il secondo no del gip alla rimessione in libertà di Emilio e
Nicola Riva e dell'ex direttore di stabilimento Luigi Capogrosso, tutti
attualmente agli arresti domiciliari. Per il 23 ottobre è fissata
l'udienza per l'incidente di esecuzione proposto dalla Procura per far
sospendere l'immediata esecutività della ordinanza del Tribunale del 28
agosto con la quale, tra l'altro, veniva reintegrato tra i custodi
giudiziari degli impianti sequestrati il presidente dell'Ilva, Bruno
Ferrante. L'incidente di esecuzione è stato proposto dalla Procura in
attesa dell'esito del ricorso già depositato in Cassazione.
(CdM)
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