La notizia era rimasta finora riservata: il 12 febbraio scorso l’Eni ha “congelato” i provvedimenti disciplinari comminati nei confronti di 56 lavoratori accusati di omessa sorveglianza. A questa decisione l’Eni è giunta dopo l’ennesimo tavolo di mediazione disposto dal prefetto. L’accordo è stato infatti siglato proprio al Palazzo del Governo: da una parte l’azienda, dall’altra Cgil, Cisl, Uil e Ugl. I 56 dipendenti dell’azienda, come detto, erano accusati di omessa sorveglianza in riferimento a presunti furti di carburante.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.