martedì 8 aprile 2008

Diossina a Taranto: trovata anche nel latte materno



Comunicato stampa

Preoccupanti si dimostrano i dati dell'analisi sul latte materno, condotta dall'Inca di Lecce e promossa dall'Associazione “Bambini contro l'inquinamento”. Ancora una volta siamo di fronte a “una concentrazione di diossina e pcb (policlorobifenili) superiore di circa 25 volte la dose tollerabile giornaliera stabilita dall'Organizzazione mondiale della sanità”. I risultati poco confortanti dell'analisi effettuata sul latte materno di tre mamme tarantine vengono ora alla luce proprio mentre la Regione Puglia convoca le quattro aziende (Ilva, Eni, Cementir, Edison) dell'area industriale tarantina per sottoscrivere un accordo di programma sull'ambiente.
Non è accettabile che, mentre la politica discute a Bari, sono i tarantini a pagare le analisi di tasca loro per scoprire che in questa città non sono garantite le minime condizioni di salute e il controllo sull'ambiente.
Chi risarcirà gli abitanti dell'intera provincia per i danni ambientali e sanitari prodotti dalla grande industria? I dati, tutti allarmanti, parlano chiaro: ora non si può più “discutere”, bisogna agire in modo serio, veloce e partecipativo per rimediare ai gravissimi danni recati a un territorio e alla sua popolazione.
Il Comitato per Taranto sarà presente domani 9 aprile all'Assessorato all'Ambiente per chiedere che l'azione comunale sia più incisiva e soprattutto che siano mantenute le promesse di coinvolgere cittadini e associazioni nella gestione dei rapporti con la grande industria e nella elaborazione di scelte che riguardano il futuro e la salute di tutta la comunità.

(fonte: www.marisapoliani.it)

3 commenti:

  1. Ho trovato interessante il vostro sito tanto da segnalarlo sul mio blogger dove ho pubblicato un articolo sulla diossina.

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  2. Grazie!
    Abbiamo visto e apprezzato l'articolo ma soprattutto il suo blog, per la qualità dell'informazione che fornisce e per l'attenzione ai più sfortunati che con il suo lavoro porta avanti.
    Se ha bisogno di altre informazioni l'aiuteremo con molto piacere.

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  3. La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è disciplinata dalla direttiva 2001/42/CE del Parlamento e
    del Consiglio Europeo. Tale direttiva stabilisce che i piani e i programmi che possono avere effetti
    sull’ambiente vengano sottoposti ad una valutazione prima della loro adozione.
    La valutazione ambientale consiste nella la stesura di un rapporto ambientale, nell’effettuazione di
    consultazioni, nella valutazione del rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni nel processo
    decisionale ed, infine, nella messa a disposizione delle informazioni sulla decisione adottata, attraverso un processo logico-decisionale chiamato “screening”:
    Valutazione Ambientale Strategica
    Assi prioritari
    Obiettivi specifici
    Obiettivi operativi

    1 Salvaguardare e valorizzare il
    patrimonio culturale.
    2 Incentivare una maggiore diffusione
    delle Information and Communication
    Technologies (ICT) e rafforzare le iniziative
    integrate di informazione e comunicazione ai
    cittadini.
    3 Promuovere una maggiore integrazione
    in ambito educativo, formativo e del mercato
    del lavoro
    Qualità della vita
    Incrementare la qualità della vita
    nell’area rafforzando i processi di
    cooperazione in ambito sociale e
    istituzionale e valorizzando il
    patrimonio culturale
    4 Rafforzare i processi di cooperazione in
    ambito sociale e istituzionale
    Assistenza tecnica
    Garantire un miglioramento nei
    livelli di efficienza del processo di
    programmazione ed
    implementazione del PO e
    assicurare adeguati livelli di
    informazione e pubblicizzazione
    Facilitare i processi di implementazione
    del Programma operativo e ampliare la base
    di conoscenze per la gestione e la
    valutazione delle attività del Programma
    3. INQUADRAMENTO DEL CONTESTO AMBIENTALE
    3.1. Definizione dei temi e degli obiettivi ambientali di riferimento
    In questo capitolo verrà presentato un quadro conoscitivo sullo stato dell’ambiente e del territorio su cui
    ricade l’azione del Programma.
    Ai sensi dell’allegato I della dir. 2001/42/CE, b), è necessario identificare gli aspetti ambientali su cui il
    PO Cooperazione Territoriale potrebbe avere degli effetti significativi.
    A tal proposito la stessa direttiva elenca, in modo non esaustivo, una serie di aspetti o temi/questioni
    ambientali da tenere in considerazione ovvero la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la
    fauna, il suolo, l'acqua, l'aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e
    archeologico, il paesaggio e l'interrelazione tra i suddetti fattori

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